Repubblica - Parole forti di Conte ai suoi giocatori prima di Venezia-Napoli: il motivo

Antonio Conte ieri in conferenza ha parlato di partita «importante come la finale di un Mondiale». In cima ai pensieri del tecnico non c'è Atalanta-Inter, bensì le insidie della trasferta (ore 12.30) di Venezia. Ne parla l'edizione oggi in edicola di Repubblica:

"Il tecnico leccese è troppo esperto per non fiutare il pericolo e per questo alla vigilia ha dato la carica con parole forti ai suoi giocatori. «Mi aspetto di più da Lukaku, Politano, dal gruppo intero. Affrontiamo una formazione in salute, che proverà a giocarsi al massimo le sue chance, su un campo in cui sono state costrette a soffrire anche le grandi. Noi dovremmo disputare una gara super ed è questo l’impegno che chiedo alla squadra. La posta in palio d’ora in poi è infatti decisiva per tutti e guai se saremo inferiori per voglia e determinazione rispetto ai nostri rivali. Le uniche sconfitte accettabili sono quelle provocate dalla superiorità tecnica o tattica altrui. Sarebbe invece inconcepibile farsi mettere sotto per mancanza di fame».

Conte non ha dimenticato il calo di tensione del Napoli nel secondo tempo a Como, appena due settimane fa. Anche allora si giocava alle 12.30 ed è un orario che gli azzurri hanno dimostrato più volte di non gradire: una sola vittoria in sei partite a mezzogiorno, nelle ultime due stagioni. Il naufragio sul lago è stato una lezione e dev’essere dunque un monito per evitare il doloroso bis sulla laguna, dove ad attendere gli azzurri ci sarà l’agguerrito Venezia guidato da Eusebio Di Francesco. Il tecnico azzurro si aspetta una battaglia e l’ha ribadito ai suoi giocatori pure pubblicamente. «Non c’è mai nulla di scontato, pensiamo solo a noi stessi e non alla differenza in classificarispetto a loro».