Siamo rimasti a quel 2-0 in casa contro il Brescia, gol di Luigi Liguori che apre le marcature e capitan Granata a chiudere il match. Poi, una discesa inarrestabile verso un destino che purtroppo Antonio Granata non si è scelto. Nella gara contro il Vicenza, vinta dagli azzurrini in casa per 4-1, il capitano del Napoli viene messo in panchina. Così, a sorpresa. Al suo posto, Esposito che segna una bellissima doppietta e porta a casa i complimenti del tecnico. 

Esposito ha meritato la maglia da titolare nelle partite a seguire. Ha difeso bene. Sempre attento, grintoso. Se, però, ci fermiamo un attimo a pensare: possibile che il capitano di una squadra sia scaricato così, da un momento all'altro? Insomma, quella doppietta di Esposito gli fu fatale perché da quel momento in poi non è mai più sceso in campo da titolare. Qualche altra comparsa, sì, durante la stagione, ma sempre subentrando a partita in corso. E' così che vengono trattati i ragazzini, in genere? Un giorno sei il capitano, il giorno dopo una riserva. E ci fosse un motivo valido, beh, almeno ci sarebbe da farsene una ragione. 

Ma... niente, di ragioni non ce ne sono. O forse non sono state rese pubbliche, chissà. Allora, diventa plausibile immaginare che questo sia un calcio che sin dai primi passi, nella vita di un ragazzino, non trasmette più quei sani principi di una volta. Adesso, da capitano a riserva è un attimo. E così, a 18 anni, se il Donnarumma di turno bacia la maglia e poi lascia la squadra per cui fa il tifo diventa il mostro contro cui puntare il dito. Chissà, magari questi ragazzi non hanno sempre tutte le colpe.

Una estate senza maglia

Intanto, capitan Granata passa la sua estate senza maglia. La maglia (da titolare) che gli è stata tolta a marzo. In foto lo vediamo con una canottiera bianca, mentre si allena a San Rocco di Capodimonte. Un pre-ritiro organizzato con altri amici/colleghi che vogliono tenersi in forma in vista della prossima stagione. Testa sul campo adesso, come sempre, in attesa di capire quale sarà il suo futuro...