Il Napoli non si qualifica agli ottavi di Champions con l’unico risultato negativo che aveva a disposizione. Avrebbe dovuto far gol subito al Liverpool, almeno queste erano le intenzioni alla vigilia, e invece ha provato a sfondare soltanto per i primi dieci minuti.
Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno:
"Poi il fraseggio e il controllo della partita che aveva avuto fino a quel momento, si è sciolto, sgretolato sotto la prestanza fisica e tecnica del Liverpool. Ancelotti tradito sicuramente dai suoi attaccanti, che a Anfield non hanno fatto valere la legge del gol, surclassati dalla fisicità degli avversari. Ma probabilmente non aveva neanche immaginato una squadra così lunga, senza troppo filtro a centrocampo dove i reds hanno aggredito tantissimo facendo un pressing asfissiante. Il gol di Salah è arrivato quando c’era ancora tanto tempo per recuperare, ma il Napoli tranne nei minuti finali con Milik non ha mai impensierito Allison.
Il Napoli avrebbe dovuto fare un gol, uno solo che avrebbe schiarito nuovamente gli orizzonti. Anfield non è una tappa che mette troppa tranquillità e la differenza tra le due squadre è stata abbastanza evidente. Il peccato mortale è che la squadra di Ancelotti lascia la Champions dopo aver perso una sola partita nel girone della morte, con il Liverpool appunto, e da capolista del suo gruppo fino a martedì. Il pareggio a Belgrado pesa eccome, e pesa anche il goletto subito dalla Stella Rossa al San Paolo".