La Gazzetta dello Sport scrive su Matias Vecino: "Matias Vecino, detto «Mate», visto che del celebre infuso il centrocampista uruguaiano non può proprio fare a meno. Anche se (non lo ammetterà mai), rispetto alla ricetta originaria aggiunge un po’ di zucchero per insaporire la bevanda. Gusti a parte, quella di domenica sarà la sua partita. Perché se ci ha messo due anni e mezzo a conquistare il pianeta viola tra panchine e prestiti, gli sono serviti solo un paio di allenamenti lo scorso anno ad Empoli per ammaliare Sarri. Talmente rapito, da caldeggiarne l’acquisto anche a Napoli. Risultato? Trattativa reale e concreta, mai però vicina alla conclusione. Perché anche la Fiorentina era conscia di ciò che aveva tra le mani. E dire che il nome dato al figlio nato a fine luglio, Gennaro, poteva apparire come un segno del destino. Niente azzurro Napoli invece, come non ci sarà un azzurro Italia"