Ultimissime calcio Napoli - Mentre la Nazionale italiana si prende la scena, impegnata ad Euro 2020, tiene banco un tema importante per la Lega Serie A: le riaperture degli stadi per la prossima stagione, che dovrebbe partire nel cuore del mese di agosto e per cui non sono arrivate ancora rassicurazioni. Quindi, si riattivano i movimenti interni alla Lega Serie A per spostare gli equilibri politici. E, comunque, per tenere viva l’attenzione dei presidenti sulla necessità di arrivare alle riaperture degli impianti al pubblico nella prossima stagione.
Non a caso, ieri infatti, si è tenuta a Milano una riunione tra alcuni presidenti: l'ha convocata Enrico Preziosi e vi ha partecipato anche Aurelio De Laurentiis, in rappresentanza della SSC Napoli. Ed è proprio De Laurentiis fra quelli che minacciano di far saltare le prime due giornate di Serie A, previste ad agosto. Ecco quanto raccontato dall'edizione odierna di Tuttosport:
"Nel pomeriggio si era diffusa la notizia secondo cui si trattasse del tentativo di costruire una maggioranza con cui poter scardinare i vertici della Lega - il presidente Paolo Dal Pino e l’ad Luigi De Siervo - ma in relata la posizione “massimalista”, che pure esiste, sembra minoritaria.
Molto più sentita la questione delle riaperture in assenza delle quali ci sono “i falchi” (Napoli, Samp e Genoa) che minacciano la serrata nei due turni di agosto. La conferma del summit è arrivata nel pomeriggio da De Laurentiis: «Sto andando a Milano per una riunione molto importante» che si è svolta ieri sera in un hotel del centro di Milano. A convocarla ci ha pensato Enrico Preziosi, presidente del Genoa, e vi hanno partecipato Sampdoria, Lazio, Inter, Napoli, Fiorentina, Udinese e Verona.
L’asse più battagliero che vorrebbe azzerare la governance della Serie A sarebbe guidato da Lotito e da Preziosi stesso con motivazioni tra le più disparate che vanno dalla questione Salernitana e a vecchi rancori sulla vicenda fondi (Lotito) alla gestione della vendita dei diritti tv (Preziosi). La sensazione, però, è che non siano in grado di catalizzare una maggioranza sufficiente per portare avanti l’ennesima rivoluzione ai vertici. Quasi tutti gli altri club, infatti, preferiscono concentrarsi sulla questione riaperture, forti del fatto che altri paesi (come la Spagna) riapriranno gli stadi al cento per cento e che la Lega stessa ha già presentato alle autorità mediche un protocollo dettagliato per riaprire in sicurezza".