Mirko Conte, allenatore del Sorrento, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino. Domani alle 11 Napoli e Sorrento si affronteranno in amichevole allo stadio "Patini" di Castel di Sangro.
Ecco un estratto dell'intervista di Mirko Conte:
Ha già sentito Conte?
«No, non mi sono permesso di disturbarlo. Da quando eravamo a Arezzo insieme ci siamo incrociati solo poche volte. Tra noi c'è sempre stima e affetto. Questa sarà la prima volta che ci ritroveremo da "avversari" in panchina e per me sarà un piacere».Esattamente come l'altro Conte: ha rubato qualcosa da Antonio in panchina ora che è allenatore?
«Onestamente, da calciatore non pensavo alla possibilità di diventare allenatore. Oggi che è il mio lavoro, penso di aver immagazzinato tanti aspetti e comportamenti di diversi allenatori che ho avuto. A me Conte ha dato molto: il suo modo di vivere le partite, di prepararsi anche mentalmente all'impegno, è una cosa che porto volentieri dentro. Io l'ho conosciuto quando era ancora agli inizi, poi le esperienze ti cambiano inevitabilmente»E sul suo percorso ha trovato anche Manna.
«Ci conosciamo da tanti anni. Ancor prima che entrasse in questo mondo a tutti gli effetti. Quando era a Lugano, mi propose quel progetto, poi la Next Gen della Juventus. Insomma, abbiamo condiviso un bel pezzo di strada»E quando è diventato Ds si è sorpreso?
«Assolutamente no: è una persona seria, professionale, ha sempre studiato ed è preparato. Non avevo dubbi potesse fare questo tipo di percorso. Che fosse a Napoli o altrove»