Juve, Chiellini e Caceres out: 4 opzioni per la difesa anti Napoli

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Juve, Chiellini e Caceres out: 4 opzioni per la difesa anti Napoli

L'infortunio di Giorgio Chiellini, ai box per quasi tre settimane a causa della lesione del muscolo soleo della gamba destra, complica maledettamente i piani difensivi di Massimiliano Allegri, il quale dovrà rinunciare fino a fine stagione anche a Martin Caceres. Non il massimo in vista degli impegni più importanti che, in un verso o nell'altro, sanciranno il cammino dei bianconeri. Ecco perché, affidandosi all'ingegno e soprattutto al lavoro meticoloso, il tecnico toscano ha iniziato a studiare alcune soluzioni da proporre tra campionato e Champions League.

Posizione inusuale per il terzino elvetico, provato con ottimi risultati come laterale nella difesa a tre anche da Antonio Conte. Lichtsteiner, con concentrazione e abnegazione, può pensare di ricoprire in maniera ottimale un ruolo strettamente difensivo, vantando un senso tattico, nelle chiusure e nelle diagonali, da puro centrale. Massimiliano Allegri, esponendosi pubblicamente, ha esternato tutta la sua stima nei confronti della duttilità proposta dall'ex giocatore della Lazio e, seppur questa al momento sia da catalogare alla voce “semplice idea”, in chiave futura potrebbe diventare un'opzione da non sottovalutare. A Vinovo, raccontano i ben informati, lo staff tecnico pare stia provando più soluzioni per cercare di non entrare in un quadro che, viste le assenze, potrebbe diventare assai pericoloso.

Con Lichtsteiner basso, le chiavi della corsia destra verrebbero affidate a Juan Cuadrado, nell'ultimo periodo vero uomo in più della Vecchia Signora; d'altronde, applicandosi ai massimi livelli, il colombiano da quando è sbarcato nel capoluogo piemontese ha iniziato a prendere grande confidenza con la fase difensiva e, infatti, i risultati parlano da soli. Vitale, qualora Allegri volesse concretamente intaprendere questo percorso, creare la miglior sinergia possibile sull'asse Lichtsteiner-Cuadrado. Insomma, con un'organizzazione di squadra ben definita e con tutti gli effettivi predisposti al sacrificio, gli inevitabili limiti non dovrebbero rappresentare un grosso problema. A maggior ragione, soffermandosi sul pacchetto arretrato, con in campo Bonucci e Barzagli; due che riescono a far giocare bene l'intero reparto a prescindere dagli interpreti.

Questo assetto, con l'inclusione di Rugani dal primo minuto, sbarcherebbe nell'ovvietà assoluta. Peccato, però, che il calcio non sempre sfoci nella logica. Il 21enne difensore toscano, rientrato nell'ultima sessione estiva a Torino tra i grandi dopo l'ottimo biennio proposto ad Empoli, non è ancora riuscito ad affermarsi con cattiveria agonistica e prestazioni di qualità eccelsa. Intendiamoci, sinora chiamato in causa otto volte, il giovane difensore bianconero ha sempre risposto “presente”, non andando quasi mai in confusione. Ma con un Caceres abile e arruolabile, e con Chiellini pressoché imprescindibile, Allegri non se l'è sentita di consegnare con convinzione una maglia da titolare a Rugani.

Ora, tuttavia, lo scenario s'è sviluppato in maniera inaspettata: due infortuni eccellenti e, ovviamente, la coperta corta. L'ex perno difensivo dell'Empoli dovrà essere bravo, con empietà verso gli attaccanti avversari, a giocarsi nel migliore dei modi le sue opportunità. In corso Galileo Ferraris, respingendo in più riprese gli assalti del Napoli, hanno dimostrato a suon di fatti di credere nel proprio numero 24. Difficile, ad oggi, immaginare che un giovane prospetto, pur essendo di alto livello, possa essere schierato contro il Lewandowski di turno; alle volte però basta poco per ottenere i più grossi consensi. Con Rugani al fianco di Bonucci e Barzagli, per garantire maggiore solidità difensiva, la priorità sulla corsia destra spetterebbe a Lichtsteiner; il compagno ideale a cui chiedere aiuto in campo nei momenti più difficili.

Un sistema di gioco che, seppur con interpreti diversi, ha fatto letteralmente sognare nella passata stagione i tifosi della Juventus. Il 4-3-1-2 in casa Allegri trova terreno fertile. Non è un mistero, a tal proposito, che il tecnico toscano abbia chiesto esplicitamente ai suoi dirigenti un rinforzo da inserire tra le linee offensive. Primo nome: Wesley Sneijder. Secondo nome: Julian Draxler. E' arrivato invece clamorosamente Hernanes; provato (senza successo) nel ruolo di trequartista, relegato definitivamente nel dimenticatoio. Ciononostante, e anche in questo caso l'assenza s'è rivelata non di poco conto, con il recentre rientro di Pereyra questo disegno tattico dovrebbe tornare in auge.

Difesa a quattro all'insegna della massima solidità, meccanismi oliati alla perfezione nella scorsa annata calcistica, vero e proprio salvagente in piena emergenza. La sensazione è che, essendo un usato garantito, Allegri abbia tutta l'intenzione di non sperimentare oltremisura e, quindi, di rispolverare un'arma proficua anche in Europa. Fondamentale risulterà la condizione del 'Tuku', ma la linea difensiva fornirebbe indubitabilmente grandi garanzie. Bonucci e Barzagli, autori di una splendida finale di Champions League contro il Barcellona, sul piatto mettono esperienza e qualità tecniche. Lichtsteiner ed Evra, abili nell'interpretare diligentemente le due fasi, non hanno bisogno di presentazioni. Certezze.

Intrigante e difficilmente proponobile. Attenzione, la Juventus in fase difensiva è solita a formare il 4-4-2, linee strette e spazi ben coperti. Ma, in pianta stabile, questo sistema di gioco avrebbe tutt'altro sapore. Chiaramente, evidenziando il grande lavoro dei quattro laterali presenti in organico, Allegri potrebbe decidere di schierarli tutti assieme per creare la superiorità numerica sulle corsie esterne e, parallelamente, non soffrire in chiave difensiva.

Difficile pensare che Allegri, amante dei movimenti senza palla e delle trame dall'elevato coefficiente tecnico, possa decidere di rinunciare alla densità in mezzo al campo per concentrare – unicamente – la coralità sui laterali; ma è un'opzione che, dall'alto di un lavoro certosino sul mercato, avrebbe la sua logica. Inoltre, quando si analizza il modus operandi del condottiero bianconero, è doveroso considerare un aspetto: nessun dogma tattico. L'effetto sorpresa può essere dietro l'angolo, così come l'intelligenza associata alla continuità.

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