Bayern, rissa sfiorata tra Guardiola e i medici. Il tecnico: "C'è una spia nello spogliatoio"

Quarti di finale di Champions League di un anno fa: il Porto a sorpresa batte il Bayern 3-1 all’andata. Hans-Wilhelm Müller-Wohlfahrt, medico sociale del club dal 1977 si dimette insieme a tutto il suo staff facendo capire con un comunicato che il problema era il rapporto con Guardiola: “Per motivi incomprensibili la colpa della sconfitta col Porto è stata attribuita allo staff medico. Un rapporto sano, basato sulla fiducia non è dunque più possibile”. Cambiato medico, però, i problemi a Monaco non si sono risolti. Da Boateng (fermo 99 giorni) a Ribery (indisponibile da marzo 2015 a febbraio 2016) e Robben (che in questa stagione si è infortunato tre volte stando fermo sempre almeno un mese) fino a Benatia e Badstuber. Martedì, dopo l’eliminazione con l’Atletico, Guardiola sarebbe scoppiato, accusando nuovamente lo staff medico. Al punto che, secondo la Bild, si sarebbe sfiorata una rissa.

IL FATTO — Finita la partita con l’Atletico nello spogliatoio del Bayern sarebbe scoppiata la polemica. “Godin ha recuperato così in fretta…perché voi non ce la fate?”, la domanda che Guardiola avrebbe rivolto allo staff medico. “Perché i nostri infortunati stanno fuori sempre così a lungo?”. Uno dei fisioterapisti, fra l’altro molto ben visto da società e giocatori, sarebbe quindi esploso: “Hai tutta la squadra a disposizione tranne Robben e Badstuber, non puoi dire una cosa così“, gli avrebbe urlato. Guardiola e il fisioterapista avrebbero continuato a urlarsi contro, al punto che, per evitare che la situazione degenerasse, Ribery avrebbe perfino sentito l’impulso di mettersi fra i due per evitare che si arrivasse alle mani. Già dopo la gara d’andata Guardiola si sarebbe lamentato internamente dell’indisponibilità di Boateng (in tribuna), assente da circa 3 mesi. Nella conferenza stampa di oggi Guardiola ha affrontato l’argomento: “I giornalisti sono molto, molto, molto bravi – ha detto, ammettendo di fatto l’episodio –. Credo che queste cose debbano restare nello spogliatoio. C’è una talpa. Non so chi sia, ma riguarda la società, non me. È un problema della società, non mio. Non ho tempo per scoprire chi è stato a parlare”.

DIFFICOLTÀ — Proprio stamattina la Bild aveva pubblicato anche un editoriale abbastanza duro nei confronti del tecnico spagnolo. Lo si criticava più che altro per i rapporti umani: giocatori e staff hanno saputo del suo accordo col City tramite i giornali. Lo si accusa di conoscere poco la lingua, “cosa che non si addice ad un perfezionista come lui”. Viene fatto riferimento perfino a Trapattoni, che pure non parlava bene il tedesco, ma Pep, “fondamentalmente non lo capiamo”. La critica è dettagliata: “Non ha mai concesso un’intervista esclusiva – si legge –. In 3 anni non sappiamo cosa pensa, cosa prova. I suoi giocatori li ha sempre definiti “super, super, super, super”, ma poi non li ha schierati come successo con Götze. Resta un indovinello senza soluzione”. Dopo la partita persa con l’Atletico a Madrid in molti avevano criticato Guardiola perché aveva lasciato fuori Müller. “Mi avete già ucciso tutti – aveva dichiarato Pep –. Ma aspettate, ho ancora una cartuccia da sparare”, con chiaro riferimento alla semifinale di ritorno. In realtà anche quell’ultima cartuccia è stata sparata a salve. Anzi… ad addio. Mettendo fine ad un rapporto che fra Pep e i tedeschi non è mai sbocciato.