Stefania Lapenna, giornalista dell'Unione Sarda, è stata protagonista di una deplorevole vicenda social in merito a Cagliari-Napoli e i disordini sugli spalti: “Hanno lanciato petardi verso la Curva sud, che non è quella degli ultras, ma una curva piena di persone tranquille, con anche bambini e anziani. Vergogna napoletana alla Domus”, si legge sul suo profilo seguito da diversi hashtag tra cui uno con scritto “Vesuvio”. Tweet che, ovviamente, ha scatenato l’ira dei tifosi azzurri, ai quali la giornalista ha prontamente risposto anche con affermazioni offensive. “Meglio pecore che camorristi”, si legge in una risposta. Oppure “Siete monnezza da quando siete nati. Camorristi”, in un commento poi rimosso. Infine, “Voi siete questi”, seguito da una foto di quattro persone su uno scooter.
“Il mio tweet contro i napoletani? Quando ho scritto la parola ‘Vesuvio’ è perchè era in trend topic su Twitter, ma non ho mai cantato certi cori, anzi, sono stata la prima a condannarli. Ho scritto l’hashtag CagliariNapoli e Vesuvio solo perchè erano nei topic trend. Mi son fatta prendere troppo la mano su alcuni commenti offensivi nei miei riguardi. Ho ricevuto messaggi privati in cui mi scrivevano ‘zitta pecora sarda e vai a mungere le pecore’. Già ieri sera mi sarei voluta scusare, io adoro i napoletani. Parecchie volte, in passato, ho scritto del buon cuore dei napoletani per il murale dedicato a Gigi Riva. E’ stato un momento in cui mi è andato il cervello in tilt, forse avrei bisogno di una vacanza a Napoli. Sono mortificata di ciò che ho scritto, chiedo scusa umilmente. Io son pronta a venire subito a Napoli per scusarmi di persona, non penso assolutamente ciò che ho scritto. Sul mio profilo Facebook ho sempre elogiato i napoletani per il murale fatto a Gigi Riva, credo che la maggior parte dei napoletani siano persone perbene. Son quattro gatti quelli che hanno fatto macelli ieri. Per me è un dovere accettare inviti come me l’avete fatto voi”.