Piccari: "Il Napoli può reggere l'urto domani a Manchester. Hojlund? Me lo aspetto titolare anche domani"

Le Interviste  
Piccari: Il Napoli può reggere l'urto domani a Manchester. Hojlund? Me lo aspetto titolare anche domani

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Piccari, giornalista direttore di TUTTOmercatoWEB Radio. Di seguito, un estratto dell'intervista. 
 
Ieri ci siamo emozionati con il pareggio pirotecnico della Juventus, ma quanto è diventato piccolo il nostro calcio se arriviamo a festeggiare un pareggio casalingo alla prima giornata di Champions League? 
“Il tema del ridimensionamento del calcio italiano lo affrontiamo da tempo. Però bisogna dire che, negli ultimi anni, in Europa non stiamo andando malissimo. Le partite di Champions, a mio avviso, sono sempre più libere rispetto al campionato: le squadre si affrontano più a viso aperto. Inoltre è cambiata la formula, non ci sono più i gironi da quattro squadre: questo spinge a cercare di più la vittoria. Quella della Juventus è stata una partita un po’ pazza, con tanti gol, ma anche tanti errori, soprattutto di reparto. La Juve deve lavorare molto in fase difensiva. Ha valori importanti e può fare bene: è offensiva, crea tanto, ma subisce troppo perché il centrocampo si abbassa eccessivamente, concedendo tiri dalla distanza. Ha preso cinque gol nelle ultime due gare da fuori area, e questo è indicativo. Complessivamente, però, è una squadra che ha margini interessanti. In Champions le italiane non partono con i favori del pronostico, ma in campionato la Juventus può essere la candidata più credibile a infastidire il Napoli, che resta davanti.” 
Da cosa deve ripartire la squadra di Chivu per invertire la rotta? 
“Deve ripartire da una vittoria, perché viene da due sconfitte consecutive. Non sarà facile, ma è fondamentale. L’Inter ha mostrato incertezze, ma anche grande forza nei momenti chiave: due finali di Champions negli ultimi anni non sono un caso. Ho però la sensazione che il ciclo sia finito. Ogni tanto riesce a tirare fuori la sua forza devastante, ma non so quanto possa garantire continuità. Vediamo stasera cosa succederà. C’è il tema delle scelte: l’Inter ha speso tanto, soprattutto per la panchina, ma tenere fuori i big non è semplice. A mio giudizio serviva un rinnovamento diverso. Oggi l’Inter vive di reazioni d’orgoglio, ma resta il dubbio sulla costanza: quando tira fuori la forza che conosciamo è devastante, quando non lo fa rischia di perdere con chiunque.” 
Oggi c’è anche l’esordio stagionale in Champions per l’Atalanta, reduce dalla vittoria contro il Lecce. Resta però l’incognita Lookman. Secondo lei Juric riuscirà a recuperare questa situazione? 
“Non so quanto voglia realmente recuperarla, perché è stato molto chiaro in conferenza stampa. Io penso che si tratti di un braccio di ferro che deve comunque trovare una conclusione. L’Atalanta non può permettersi di farsi del male da sola. Lookman è forte e serve alla squadra. Giocando la competizione europea più importante, la Dea deve avere tutte le risorse disponibili. Serve un chiarimento, perché Lookman può dare molto all’Atalanta e al calcio italiano. Portare avanti un percorso europeo, oltre a dare prestigio, porta soldi e punti nel ranking.” 
Domani tocca al Napoli, che affronterà il Manchester City in trasferta. Dopo tre vittorie convincenti in campionato, a cosa deve realisticamente ambire la squadra di Conte a Manchester? 
“Deve fare una grande partita. Sarà difficilissima per il Napoli, ma anche per il City, perché il Napoli ha valori importanti. Conte sa come battere Guardiola. Mi aspetto un Napoli molto dentro la gara, vediamo che scelte farà l’allenatore. Io resto dell’idea che l’obiettivo primario sia lo Scudetto: entrare nella storia è nella testa di Conte. Ma questo non vuol dire sottovalutare la Champions: il Napoli deve fare step, arrivare il più lontano possibile, gestendo le risorse. La rosa è competitiva e la sfida è affascinante. Ci sarà il ritorno di De Bruyne, con tutta la carica emotiva che porta, e tanti ingredienti per una partita spettacolare. Io sono convinto che il Napoli possa reggere l’urto.” 
Pensa che Hojlund possa essere determinante anche in Champions? 
“Io ero convinto che partisse titolare già a Firenze. Conte lo conosce bene: sa che Lucca non è ancora pronto, mentre Højlund è già un attaccante di livello, con un po’ di esperienza. Credo che partirà ancora lui davanti. In questo momento è lui a dare ciò che dava Lukaku, quindi Lucca si dovrà ritagliare i suoi spazi. Højlund è arrivato in buona condizione, lo si è visto subito. Ha intelligenza calcistica, capisce i movimenti, ha avuto allenatori che gli hanno insegnato tanto. Magari non segnerà valanghe di gol, ma lavora tantissimo per la squadra. È diverso da Lucca: meno centravanti classico, più attaccante di movimento, capace di legare con il centrocampo. Per questo penso che il Napoli abbia fatto un grande colpo. Sono curioso di vederlo contro il City: sarà un bello spettacolo.”  
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