Il risultato passi, l'atteggiamento in parte no: Spalletti chiaro, serve di più ma niente processi

Notizie Napoli calcio. Arriva la prima sconfitta stagionale in campionato per il Napoli di Spalletti, battuto per 3-2 dall'Inter a San Siro. Partita dai due volti per gli azzurri, che sbloccano le ostilità con Zielinski salvo poi essere travolti dal tris nerazzurro che mette alle corde i partenopei: nel finale la riapre Mertens con un super gol, con Handanovic che compie un miracolo su Mario Rui (aiutato dalla traversa) e lo stesso attaccante belga a divorarsi il 3-3 a tempo quasi scaduto. 

Inter-Napoli, "ferocia" la parola chiave

Una vera e propria altalena di emozioni, ma per 60' (tra il vantaggio di Zielinski ed il 3-1 di Lautaro) il Napoli è tornato ad accarezzare un problema cronico: mancanza di atteggiamento, specialmente negli uomini simbolo. La differenza è tutta nella reazione avuta dall'Inter dopo lo svantaggio: gli uomini di Inzaghi, di "Contiana" memoria, non si sono disuniti alla prima difficoltà ed hanno trovato la forza per reagire prontamente e mettere alle corde i partenopei. L'esempio è stato dato dai vari Barella, Lautaro e Skriniar, giocatori cardine e leader della squadra meneghina.

Insomma, tutto quello che non è successo al Napoli che solo dopo il 3-1 (complice un calo nerazzurro) è tornato a farsi vedere con la faccia giusta dalle parti di Handanovic. Troppo poco, seppur a conti fatti gli azzurri hanno comunque sfiorato un pareggio che sarebbe potuto essere meritato considerando l'assalto finale. Invece è tutto quello che è successo prima a dover essere analizzato e compreso, al fine di arrivare preparati al termine di quella che si preannuncia una vera e propria guerra di logoramento. 

Spalletti lo ha capito, ed in conferenza stampa ha confermato di come l'atteggiamento sarà fondamentale per continuare quella che resta una splendida cavalcata intrapresa, che ha portato alla PRIMA sconfitta solamente alla 13^ giornata ed in casa dei Campioni d'Italia (quindi nessun processo, grazie). Ci vorrà però una ferocia diversa, specialmente nelle gare di cartello, per evitare delle pause caratteriali che rischiano di costare caro: non solo belli, ma anche e soprattutto da battaglia quando conterà.