Aurelio De Laurentiis ha parlato ieri in Senato, chiedendo espressamente al Governo italiano di intervenire per ridurre il numero di squadre italiane in Serie A, da 20 a 18. Oggi il quotidiano La Repubblica approfondisce la posizione del presidente del Napoli, che in questa sua battaglia appare solo contro tutti.
Ma De Laurentiis ama circondarsi di nemici e ancora una volta ha caricato a testa bassa, senza preoccuparsi di essere solo contro tutti: società (grandi e piccole), procuratori, tifosi organizzati. Il presidente non trova sponde nel pallone, è spesso ai ferri corti con la Figc, in Lega è fuori dal “ cartello” formato da Inter, Milan, Juve e Roma (le uniche peraltro che a febbraio votarono a favore della riduzione della Serie A a 18 squadre...) e per questo ha deciso ieri di chiedere un intervento dall’alto del Governo - impossibile, perché Fifa e Uefa vigilano sull’autonomia delle federazioni e si opporrerebbero con fermezza alle invasioni di campo della politica - per una sorta di commissariamento del movimento italiano.