Da Torino: "Dybala ha ancora problemi alla coscia, ma vuole esserci! Il paragone con Insigne lo stuzzica"

Rassegna Stampa fonte : Corriere di Torino
Da Torino: Dybala ha ancora problemi alla coscia, ma vuole esserci! Il paragone con Insigne lo stuzzica

La notizia è ufficiale, la formazione non ancora. Paulo Dybala non è più fidanzato. Se giocherà il grande match tra

La notizia è ufficiale, la formazione non ancora. Paulo Dybala non è più fidanzato. Se giocherà il grande match tra Juventus e Napoli è ancora da decidere. Palla al centro, avanti con ordine. La storia d’amore tra il campione argentino e la connazionale Antonella Cavalieri era ripartita nelle vacanza di Natale, «ma ora è finita, chiusa».

Ci hanno riprovato, ma non ha funzionato. A mettere Antonella in panchina pare proprio sia stato il numero 10 della Juventus. Per un po’, forse, le serate con i «Lego» (dopo il calcio, gioco preferito dal ventiquatrenne argentino) pare abbiano funzionato. Poi la magia è finita. Ora, a rendere «necessario» il chiarimento, è una notizia che circola da qualche giorno: Antonella è uno dei nuovi volti televisivi di Telelombardia. Una novità nel suo lungo curriculum di indossatrice, studentessa universitaria e (appunto) fidanzata di Paulo Dybala.

Circolava, in verità, anche l’indiscrezione che tra i due ci fosse un’altra volta aria di crisi. Ed è qui che l’entourage del campione bianconero ha deciso che era «necessario» intervenire: «Antonella Cavalieri non è più la fidanzata di Dybala».

Questo dubbio almeno non esiste più. Non è solo un dettaglio, aiuta a capire un po’ della personalità del calciatore e della sua famiglia. Ai «Dybalas» non piace che si sfrutti il nome di Paulo. Meglio: si può anche fare, ma i patti devono essere chiari. Per esempio: ora i rapporti con la Juventus vanno a gonfie vele. Per «sfruttare» le prestazioni sportive dell’argentino la Juve paga ogni anno circa 7 milioni netti, tra ingaggio e premi. Per sfruttare il nome, i diritti d’immagine, una soluzione sembrava impossibile, perché legata a un’intricata bega con l’ex procuratore dell’argentino. Adesso, anche qui, la cosa sembra risolta, da più di un mese è pronto il contratto per fornire all’argentino le scarpe di una nota marca d’abbigliamento sportivo.

Altre scelte da fare? Beh, al momento ne resta una. Questa però dipende da Massimiliano Allegri. Perché sarà l’allenatore a decidere se Dybala domani partirà titolare. Dipendesse da lui, dal giocatore, non ci sarebbero dubbi. «Farò di tutto per esserci, sto bene, la botta alla coscia beccata a Crotone non mi fa più male», ha confidato ieri ai suoi. Perché in questa breve e intensa vigilia della grande sfida, Dybala ha accusato anche un problema fisico, fin qui tenuto «sottocoperta» dalla società bianconera. Una botta presa a Crotone e un dolore che lo ha accompagnato per due giorni. Ma che ieri sembrava finalmente superato.

Così, se mercoledì le quotazioni di vedere titolare l’argentino sembravano in netto ribasso, ieri il numero 10 appariva più fiducioso. La sfida lo stimola, difficile ipotizzare il contrario. Per lui c’è anche una motivazione in più: spente in anticipo le luci della Champions League, l’attaccante sa che è anche attraverso gare così che passa la storia di una stagione e di una carriera. Ma anche il suo futuro più immediato, quello che porta a una convocazione con l’Argentina, per gli imminenti mondiali in Russia. La prossima settimana sbarcherà in Italia Jorge Sampaoli, ct della nazionale albiceleste. Arriverà per parlare anche con Dybala. E il calciatore non vorrebbe arrivare all’appuntamento dopo aver saltato la grande sfida con il Napoli. Ha già altri tormenti da affrontare, li vuole risolvere. Le critiche degli ultimi giorni le ha accettate, ma certo non sono state gradite. Il paragone con Insigne, stella del Napoli? Lo stimola, mettiamola così. Oggi Allegri deciderà, difficile che poi comunichi pubblicamente la sua scelta. Il fatto che il dolore alla coscia non sia stato custodito con il massimo riserbo, conferma almeno due cose. La prima: Allegri non ha già deciso di fare a meno dell’argentino. Se fosse stato così l’annuncio di un problema fisico l’avrebbe aiutato a giustificare la scelta. Seconda cosa: nessun vantaggio va dato al Napoli, la Juventus teme la sfida, lo choc di Madrid e i due punti persi a Crotone hanno lasciato il segno. E qualche dubbio di troppo.

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