Parma-Napoli 0-0, oggi sul quotidiano La Repubblica il consueto commento del giornalista Antonio Corbo, di cui riportiamo alcuni estratti.
Mai il calcio era sembrato così generoso: ha rallentato l’Inter, si è defilata l’Atalanta, hanno scontato panchine sbagliate Juve, Milan, Roma. Il Napoli si è inserito con prontezza, con il coraggio e la forza di uomini modesti che non sciupano i sogni, li afferrano e li coltivano. Cuore, gambe, cervello anche ieri il Napoli ha retto a tutte le emozioni e le avversità, un rigore dato e non dato, esce indenne dall’ultima bufera. Ha ancora un punto in più. Ragazzi, festa possibile e più vicina, non spegnete le luminarie, conservate gli striscioni, preparatene ancora altri. Fuorigrotta sembra già di vederla, più azzurra non si può.
Bruciano per il Napoli le acute criticità del primo tempo. Su tutte: l’assenza di fatto di Lukaku, più volte stimolato e con malagrazia dal suo più convinto sponsor. Il gigante belga trova in Giovanni Leoni, romano di 18 anni, 195 cm di grinta e agilità, un insuperabile marcatore. Lukaku può difendersi: solo rari i tentativi di lanciarlo. Ci si chiede dove sia il primo cannoniere del Napoli con 13 gol e ancora di più l’attaccante arrivato in estate carico di promesse.
Reagisce sulla destra la rodata catena: Di Lorenzo e Politano, sempre pronto al sacrificio. Se al centro svetta Anguissa non è alla sua altezza Gilmour, sosia sbiadito di Lobotka.
La bufera del rigore dato e non dato a Neres dal Var è solo il rinvio della grande festa. Fuorigrotta è già azzurra.