In occasione di Napoli-Cagliari, ultima gara casalinga della stagione e simbolica festa per lo scudetto, la SSC Napoli ha annunciato la vendita dei biglietti escludendo i minori di 14 anni dall’accesso gratuito previsto per legge, oltre a non prevedere alcuna forma di prelazione per gli abbonati.
Una scelta che, per l’avv. Erich Grimaldi, da sempre attento alla tutela del tifoso, viola obblighi normativi e colpisce proprio chi rappresenta il cuore e il futuro della tifoseria.
“Il D.L. 8 febbraio 2001 n. 8, convertito nella L. 4 aprile 2007 n. 41, impone alle società sportive di garantire l’ingresso gratuito ai minori di 14 anni accompagnati da un maggiorenne, in almeno il 50% delle partite casalinghe della stagione.
Per ottemperare, almeno formalmente, a questa norma, la SSC Napoli aveva pubblicato sul proprio sito l’elenco delle gare interessate dall’iniziativa, includendo esplicitamente Napoli-Cagliari.
Eppure oggi, nel comunicato relativo alla vendita, non viene prevista alcuna procedura per richiedere il biglietto gratuito, nonostante l’indicazione resti ancora visibile sul sito ufficiale.
Una revoca arbitraria, non annunciata, che configura una violazione della legge e nega a migliaia di famiglie la possibilità di portare i propri figli allo stadio per vivere una giornata storica.
Non si tratta solo di un’inadempienza giuridica: è una ferita morale. Migliaia di bambini, spesso senza possibilità economiche, sognavano questa partita da mesi. Negargli l’accesso in nome del profitto è un torto sportivo, sociale e culturale.
2.? ?Abbonati esclusi dalla prelazione: un’ulteriore beffa
A peggiorare la situazione, non è stata prevista alcuna prelazione per gli abbonati, né per l’acquisto di biglietti per sé, né per i propri familiari.
Una decisione che mortifica chi ha sostenuto la squadra per tutta la stagione, mentre favorisce indirettamente canali paralleli, compresi sponsor ufficiali che accedono a blocchi di biglietti e li rivendono in modo anomalo.
Chiediamo alla SSC Napoli:
• di ripristinare immediatamente l’ingresso gratuito per gli Under 14, come previsto dalla normativa vigente e indicato sul sito ufficiale del club;
• di fornire spiegazioni pubbliche e trasparenti sulla rimozione di un diritto sancito dalla legge;
• di tutelare gli abbonati, prevedendo modalità di prelazione che permettano almeno la partecipazione dei familiari;
• di accertare e chiarire le modalità di distribuzione dei biglietti riservati agli sponsor, per evitare abusi o distorsioni.
“Negare a un bambino la possibilità di vivere la partita scudetto è più di un errore: è un tradimento del senso stesso dello sport. Il rispetto della legge è obbligatorio. Quello per i tifosi è un dovere morale.” conclude nella nota l’Avv. Grimaldi.