"Una storia fantastica". Christian Maggio a Bratislava, per giocare un'ultima volta con Hamsik, Mertens, Callejon ma anche Cannavaro, De Sanctis, Santacroce, Inler, Dzemaili, per aprire il libro della memoria e raccontare la 'sua' Napoli ai microfoni di CalcioNapoli24, in un'intervista realizzata da Claudio Russo. Ecco il video:
Questa l'intervista testuale di Christian Maggio ai microfoni di CalcioNapoli24.
Da calciatore il risultato condizionava l'umore dei tifosi, ci sarà stata qualche ‘follia’ che ti è accaduta.
“Ci sono state tantissime cose belle, tutte cose che non mai sarei aspettato da giocatore. Te ne dico una: ero con Morgan De Sanctis, tutti i giorni andavamo assieme a Castel Volturno per allenarci. C’era questo ragazzino, che ormai avrà anche 25-30 anni, ne è passato di tempo, che tutte le volte che passavamo per Bagnoli si faceva sempre trovare allo stesso punto, e voleva questo autografo. Tante volte noi andavamo molto di corsa, quindi non potevamo mai fermarci. E lui si buttava sulla nostra macchina, no? In continuazione”
L’automobile di chi era?
“Quella mia. Si buttava sopra al cofano in attesa di questo benedetto autografo. E mi ricordo che una volta veramente eravamo di corsa e lui si buttò, ma rischiando anche di essere messo sotto. Mi ricordo che Morgan uscì dal finestrino e gli disse qualcosa, una cosa goliardica, e mi misi a ridere: come ho detto, non è possibile, insomma situazioni del genere capitano veramente solo a Napoli. Ricordo ogni tanto questa scena qua come una cosa divertente. Poi mi è capitato di rivederlo in giro, ora è un ragazzone altissimo e tante volte ci fermiamo e parliamo ancora”.
Chiede ancora l'autografo?
“Ora basta, insomma ne avrà anche abbastanza penso! Però ogni tanto qualche battuta, quando lo trovo in giro, ce la siamo fatta”.