Calzona in conferenza: "C'è una cosa che non mi piace! Rammarico sì, ma abbiamo giocato alla pari col Barça. Osimhen? Era rigore, sull'obiettivo Champions..." | VIDEO

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Calzona in conferenza: C'è una cosa che non mi piace! Rammarico sì, ma abbiamo giocato alla pari col Barça. Osimhen? Era rigore, sull'obiettivo Champions... | VIDEO

Le parole in conferenza stampa di Francesco Calzona dopo Barcellona-Napoli 3-1: diretta video

Ultime news Champions League - Gentili spettatrici e spettatori di CalcioNapoli24, vi diamo il benvenuto alla conferenza stampa di Francesco Calzona, al termine di Barcellona-Napoli 3-1.

Barcellona Napoli 3-1: Calzona in conferenza | VIDEO

Dopo la sfida degli ottavi di finale di Champions League, parla in conferenza in sala stampa dello stadio Olimpico di Montjuic l'allenatore della SSC Napoli, Francesco Calzona. Vi proponiamo la diretta video e testuale delle dichiarazioni dell'allenatore dei partenopei.

23.41 - Inizia la conferenza di Calzona:

"Distanze e coperture preventive, sempre gli stessi errori? Come si interviene, beh lavorando. Avendo il tempo per farlo, in tre settimane abbiamo giocato sei partite e non abbiamo tantissimo tempo per lavorare. Chiaro che questo è un difetto e anche grosso. Le distanze le abbiamo perse a tratti, non sempre. Non siamo stati lunghi per tutta la partita. Il problema più grosso sono state le palle perse, nella prima parte di gara. Poi ci siamo aggiustati e siamo andati in palleggio discretamente. Abbiamo iniziato bene il secondo tempo, ci siamo persi sul lungo. Oltre al rigore non concesso anche con l'opportunità di Lindstrom potevamo pareggiarla. Ma è chiaro che abbiamo concesso troppo al Barcellona.

Mi preoccupano più gli errori della difesa o i gol che mancano? No, i gol in attacco no, la squadra la trova sempre la via per far gol: dobbiamo aggiustare la fase difensiva preventiva, oggi non l'abbiam fatta bene. Quando lo facevamo bene, recuperavamo palla anche nella loro metà campo. Durato troppo poco, dobbiamo farlo meglio. Un problema di squadra e non di linea difensiva. Sapevamo che cambiavano gioco, dovevamo andare in pressione ma l'abbiamo fatto lentamente. Dobbiamo migliorare sotto quest'aspetto.

Cosa resta? La matematica non ci condanna, dobbiamo fare punti per cullare il sogno di raggiungere posizioni importanti: dobbiamo lavorare, correggere gli errori per vincere partite e fare prestazioni. I risultati sono la logica conseguenza. Mancano ancora tante partite.

Rimpianti? Chiaro che venire a Barcellona ci sta di perdere, dobbiamo perdere con più rammarico. Perché a tratti abbiamo sbagliato troppo ed è una cosa che non mi piace assolutamente. Per tratti abbiamo fatto bene ma per un lasso di tempo troppo limitato. Chiaro ci sia delusione ma dobbiamo ripartire: domenica abbiamo una partita importante a Milano, dobbiamo sognare e aggrapparci al sogno di cullare l'obiettivo nostro.

Rigore? L'ho rivisto, ho parlato con le tv italiane e gli esperti di moviola dicono che era rigore. Chiaro che un minimo di attenzione in più dell'arbitro su questo episodio mi sarebbe piaciuto. Gli esperti che hanno rivisto e analizzato l'episodio dicono tutti che è calcio di rigore (su Osimhen, ndr).

C'è rammarico perché potevamo avere più minutaggio di quel che abbiamo avuto giocando bene, questo è il rammarico. La nota positiva è che abbiamo giocato alla pari col Barcellona: dicono che è in crisi ma è ai quarti di Champions e si gioca la Liga. Una grande squadra.

Cambi? Volevo alzare la pressione, i cambi non sono stati perché chi è uscito ha fatto male. Ho messo dentro gente che mi aspettavo alzasse la pressione. Magari non è andata benissimo ma ho un parco giocatori da sfruttare in tutti i modi. A volte fai cambi per migliorare la situazione, avendo qualità in panchina. I cambi eran stati fatti per alzare la pressione, come ci è capitato all'andata di tenerli nella loro metà campo: ho provato a rifare questo. Lindstrom è un giocatore di gamba, anche Olivera. Ma è anche vero che non ci siamo riusciti come pensavo. Non abbiamo migliorato la situazione coi cambi, diciamo così.

Sul cambio modulo finale, non abbiamo fatto benissimo: questa squadra non è al momento in grado di cambiare modulo e tener testa a questo tipo di squadre, questa squadra ha bisogno di certezze: dobbiamo lavorare sulle certezze e affidarci poco al caso. Anche se abbiamo un parco attaccanti di spessore. Per la partita, a tratti abbiam tenuto testa al Barcellona. Mi dispiace solamente che abbiam perso troppe palle, mi disturba: non puoi concederlo ad una squadra di questo livello.

Centrocampo? L'organico è questo, io mi adatto all'organico, lo sapevo prima: è chiaro che in mezzo al campo numericamente siamo limitati. Hanno tutti caratteristiche diverse, a volte può essere un bene, a volte un male. Diciamo che Anguissa-Lobotka son certezze, si cerca di tenerli più possibile in campo. Dobbiamo allungare il minutaggio in cui siamo padroni del campo.

Obiettivo Champions? Sotto l'aspetto dell'impegno, i calciatori hanno dato il 100%. Abbiamo sbagliato sicuramente qualcosa tatticamente e l'abbiam pagato caro contro una squadra forte. C'è delusione ma ho detto ai ragazzi che abbiamo davanti un po' di partite per agganciare chi sta davanti, c'è la possibilità. C'è speranza, dobbiamo cullare questa possibilità".

23.53 - Termina la conferenza stampa di Calzona.

Calzona in conferenza stampa
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