L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport scrive sulla prima gara giocata dalla Nazionale di Rino Gattuso:
"Ma più dei gol e della vittoria, il confortante deposito della notte bergamasca è un altro: la sensazione di aver ritrovato finalmente un’Italia da amare. Una squadra che risponde alla guida autorevole e sapiente del suo c.t. e di un gruppo di lavoro credibile: Riccio, Bonucci, Buffon…. La voragine che si era spalancata a Euro ’24, mai più ricomposta, tra Spalletti e i suoi giocatori, è un lontano, brutto, ricordo. La prestazione appassionata di Bergamo, dal primo all’ultimo minuto, con e senza palla, nonostante la condizione atletica di inizio stagione, ci autorizza a sperare di non vedere mai più l’atteggiamento sciatto, passivo, senza orgoglio, con cui la Nazionale accettò l’umiliazione europea dalla Svizzera e la più recente batosta norvegese. Non basta un’Estonia a illuderci. Certo. Haaland e i suoi amici, comunque, agli estoni ne hanno segnato uno solo. Serviranno conferme, a cominciare da Budapest, lunedì. Ma il primo passo azzurro di Rino Gattuso a Bergamo fa rimbombare la fiducia".