L'editoriale di Massimiliano Gallo sul Corriere del Mezzogiorno oggi in edicola: "Una vittoria contro gli stereotipi", quella del Napoli che si appresta a vincere lo scudetto 2023.
Si parla del rapporto tra squadra e tifoseria: "La simbiosi dei calciatori con Napoli. Qui il cambiamento è stato rivoluzionario. Siamo passati da Insigne e Ciro Mertens a giocatori che non spiccicano una parola d’italiano. Domenica sera, Osimhen ha fatto la sua diretta Instagram in inglese. Il rapporto della squadra con la città è stato decisamente meno morboso, più sano. Non c’è stata l’osmosi che aveva contraddistinto gli anni precedenti".
L'editoriale prosegue. "Addio ai rami secchi, idolatrati dalla folla, e l’ordine di rimpiazzarli con calciatori meno conosciuti (non per questo meno forti, anzi) e provenienti da mercati calcisticamente secondari".
"Ma non è solo lo scudetto", scrive Gallo, che poi commenta l'ormai nota foto di De Laurentiis con gli Ultras: "Il Napoli di Aurelio De Laurentiis è una realtà marziana in città da quasi vent’anni. Guidato con principi di managerialità purtroppo estranei al governo locale. E che a lungo hanno reso il presidente uno straniero in patria, fortemente inviso alla piazza. È il motivo per cui quella foto con gli ultrà - con la scritta «Napoli siamo noi» - è un falso storico e una macchia, la più dolorosa, in una gestione che invece ha ridato orgoglio al concetto di napoletanità. È con la napoletanità che si vince. Con la napoletaneria si compiace solo chi ha una pessima idea di Napoli e dei suoi abitanti".