Ultimissime Calcio Napoli- A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Capozucca, direttore sportivo ex Cagliari e Genoa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Direttore, visto e considerato l'infortunio di Lukaku, le chiedo: le piace il profilo scelto dal Napoli, ovvero Rasmus Højlund?
"È sicuramente un giocatore importante. Io lo ricordo bene quando era a Bergamo con l’Atalanta, aveva fatto molto bene. Poi al Manchester United non l’ho seguito tantissimo, ma qui in Italia aveva fatto un’ottima impressione. Questo dimostra che il Napoli si sta muovendo molto bene nell’allestimento della squadra: appena si è verificato l’infortunio è corso subito ai ripari, prendendo un calciatore giovane, di prospettiva e di buone qualità.
Qualcuno può pensare che questo acquisto faccia passare un po’ in secondo piano Lorenzo Lucca, investimento molto importante dal punto di vista economico. Potrebbe essere una deduzione giusta, ma, personalmente, ho la sensazione che quest’anno il Napoli, al di là del campionato che resta un obiettivo, voglia dare grande importanza anche alla Champions. È un’idea che mi sono fatto io: in Italia da tempo manca una vera programmazione europea, ma credo che il Napoli abbia questa mentalità.”
A proposito di Champions, oggi a Montecarlo ci sarà il sorteggio officiato da Kaká: le italiane hanno chance in questa nuova edizione?
"L’Inter ha fatto un percorso molto importante, arrivando due volte in finale negli ultimi tre anni. Poi si è criticato un po’ tutto, ma bisogna dare merito a Inzaghi: in tre anni ha fatto due finali europee. Questo dimostra che il livello è alto e che l’Italia può competere. Vediamo anche il Napoli cosa riuscirà a fare in questa competizione."
Un parere sulla Juventus: al momento sembra incompleta, ma forse più competitiva di quanto si pensi, con un tecnico capace di tenere saldo il timone.
"La Juventus ha nel suo DNA la parola ‘vincere’. Negli ultimi anni ha raccolto meno, ma la mentalità resta quella. È chiaro che ripartire non è semplice, soprattutto senza avere una rosa già pronta, ma resta una squadra che punta a vincere qualcosa di importante, come lo Scudetto che, ormai, manca da troppi anni."
Il Cagliari, che da anni porta avanti un percorso di crescita, sabato sera affronterà il Napoli al Maradona: che insidie nasconde questa partita per gli azzurri?
"Il Cagliari ha un nuovo allenatore, Fabio Pisacane, un ragazzo giovane che conosco bene perché lo avevo quando era nel settore giovanile del Genoa. Sta facendo maturare la squadra, anche se affrontare il Napoli al Maradona è molto difficile: l’ambiente sarà carico. Però non credo che il Cagliari vada lì senza giocarsela.”
La Serie A, una volta, era definita il campionato più bello del mondo, con tanti campioni: possiamo dire che oggi si stia tornando ad investire per tornare importanti?
"Hai detto bene: oggi si è tornato a spendere e a portare in Italia giocatori importanti, come accadeva anni fa. Non dimentichiamoci che fino a una decina di anni fa i campioni più forti venivano qui, poi c’è stato un periodo di crisi finanziaria in cui non arrivavano più. Quest’anno invece il mercato è stato vivace: società come Inter, Juventus, Milan e Napoli hanno fatto investimenti importanti e ne hanno pianificati altri, e ai nastri di partenza si presentano agguerrite e competitive.”