di Fabio Cannavo
A Napoli lo ricordano molto bene. Era uno dei bersagli preferiti da parte delle due Curve dello stadio San Paolo. Il ritornello per prenderlo in giro ha fatto il giro del mondo. Ad oggi, Gianluca Pagliuca, è l'allenatore dei Giovanissimi Nazionali del Bologna, società di Serie B. Una carriera trascorsa tra Sampdoria, Inter e Bologna, condita da tanti successi. Tra l'altro, ci ha confidato che tempo fa fu vicino a vestire la maglia del Napoli. E' lui l'ospite, in esclusiva, ai microfoni di CalcioNapoli24.
La Samp dei miracoli con Mancini e Vialli o l'Inter di Ronaldo? A quale epoca sei più legato? "Sono state entrambe due fantastiche esperienze. Con Vialli e Mancini ho vinto tanto, mentre con Ronaldo ho vinto solo una Coppa Uefa e ci hanno rubato uno scudetto".
Rubato? Quando? "Sì, nel 1998, in quel Juve-Inter c'era un fallo sul Fenomeno da parte di Iuliano in area e non ci fu fischiato il rigore. Quell'anno avremmmo potuto fare la doppietta, ma non fu possibile".
Le parole al veleno di Totti contro la Juventus? "La Juventus è una squadra molto rispettata in Italia perchè ha tantissimi tifosi. Se devo essere sincero, ricordo tante vittorie meritate dalla squadra bianconera, ma anche tanti episodi a favore e mai contro. Chissà perchè..."
Hai affrontato il Napoli in svariate circostanze. Il gol più bello subito da un azzurro? "Col Napoli avevo una tradizione positiva. Al San Paolo ho vinto l'80% delle volte, mi andava sempre quasi bene. Il gol più bello me lo segnò Careca, al Marassi, con un diagonale sul secondo palo. Vincemmo 2 a 1 per fortuna".
Spesso venivi bersagliato dai tifosi napoletani con la 'solita' canzoncina. Qual era la tua reazione? "I napoletani sono simpaticissimi, era una cosa goliardica. Non mi sono mai offeso e se rispondevo lo facevo sempre in maniera corretta e mai volgare. Mi cantavano la canzoncina su 'mia madre', ma ero il portiere, era una cosa normale. Pensavo 'meglio questo che non essere considerati', in un certo senso mi temevano".
Ma davvero hai preso a schiaffi Paolo Cannavaro quando faceva il raccattapalle al San Paolo? "Ah, ah ah (ride a crepapelle ndr.). E' vero, però non lo presi a schiaffi. Eravamo al San Paolo, perdevamo contro il Napoli. Lui fece il gesto di passarmi la palla, poi se la tirò indietro e la gettò da un'altra parte. Lo spinsi. A saperlo che era Paolo, a vent'anni da quell'episodio rido ancora tantissimo".
Handanovic poteva finire al Napoli e Rafael all'Inter. Chi è andato meglio tra Inter e Napoli? "Handanovic, per me, è il miglior portiere di Serie A. Se non ci fosse, l'Inter avrebbe tanti punti in meno. Mi ha stupito e mi sta meravigliando, non mi aspettavo fosse così forte. Rafael sta pagando l'infortunio grosso subìto l'anno scorso, ma l'errore più grande è stato quello di non trattenere Pepe Reina".
Napoli-Inter, semifinale di Coppa Italia. Il Napoli vinse ai rigori, segnò Boghossian. Che ricordi di quella serata? "Beh, ricordo che il Napoli andò in finale e noi no. Vincevamo uno a zero, poi pareggiò Beto e nel finale Paganin sbagliò il rigore decisivo davanti a una folla di 80mila spettatori".
Il calcio di Sacchi. L'hai avuto come tecnico in nazionale, durante l'esperienza negli Usa, ai Mondiali del 1994. "Col suo avvento ha cambiato ruolo all'allenatore. Prima il tecnico metteva in campo la formazione, stop. Da quando è arrivato Sacchi è cambiato il modo di allenare, sono usciti fuori tanti moduli nuovi".
Che ne pensi di Ferrero, neo presidente della Sampdoria? "Mi piace perchè è uno che sdrammatizza. A Bologna è arrivato Tacopina che è sulla stessa linea d'onda".
Girano voci che porterebbero Mihajlovic a Napoli nel caso in cui Benitez lasciasse a fine stagione. Come le commenti?"Se proprio deve scegliere Sinisa sceglierà sempre Milano e l'Inter. Ci ha giocato lì, è diverso. Napoli è una piazza importante, ma, per me, Mihajlovic è molto più vicino all'Inter che al Napoli".
Sei mai stato vicino al Napoli durante la tua carriera? "Sì, quando c'era Maradona. Ero un ragazzino, ero da poco alla Sampdoria. Il Napoli cercava un portiere, poi scelsi di restare a Genova e mi andò bene perchè vincemmo lo scudetto. Il Napoli si affidò al grande Giuliano Giuliani".
I tuoi amici di sempre nel calcio. "Marco Lanna in primis, ma anche Katanec e Fausto Pari. Tutti ai tempi della Samp, sì".
Il giocatore più sfortunato? "Ronaldo, decisamente. Era forte, ma sarebbe potuto diventare il più forte di sempre".
E quello di cui avevi più paura? "Gabriel Omar Batistuta".
L'allenatore più severo? "Arrigo Sacchi"
Avete mai litigato? "No, ma avevamo opinioni contrastanti".
Giovani portieri italiani. C'è qualcuno che può far carriera? "C'è Perin del Genoa, poi Scuffet e Bardi. L'udinese è quello che più mi somiglia per caratteristiche tecniche e fisiche".
Il Bologna a Tacopina, il Napoli agli arabi. Così si dice....."Ma io non capisco come facciate, voi napoletani, a criticare De Laurentiis. E' un presidente che ha dato tanto alla causa e credo, anzi spero, che abbia ancora voglia di restare il presidente del Napoli".
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