"I destini forti e le vite diverse di Lautaro e Osimhen". Vi proponiamo l'editoriale per il Corriere della Sera di Monica Scozzafava:
"Volti copertina di Inter e Napoli, bomber da doppia cifra a stagione. Metti un argentino e un africano in un’area di rigore, dà loro una palla e il gol non è bancato. Lautaro e Osimhen possono (da soli) dare il senso a una partita. Anche in Champions, ché sono sfrontati, sfacciati. Forti e senza paura, vengono dal basso e guardano in alto. Uguali eppure contrari, e il gioco delle differenze non è un rompicapo. Seguono due vie parallele che il calcio miracolosamente fa incontrare nell’unico (e immaginario) punto possibile, il fiuto del gol.
Per il resto Lautaro è tutto quello che Osimhen non è, così come è vero il contrario. Il Toro ha già vinto un Mondiale, lo scudetto con l’Inter (due anni fa) lo ha decretato milanese di adozione (chi l’ha detto che gli argentini sognano e si esaltano solo a Napoli?), indossa la 10 come la più preziosa delle shirt, la sente come pelle aggiunta e la onora, ogni volta di più. L’Inter è casa, l’Inter è famiglia. L’Inter non è solo un contratto: il rinnovo arriverà, ma intanto rifiuta offerte pazze dall’Arabia Saudita e se il calcio non fosse così mutevole, diremmo che il Toro si vede nerazzurro a vita.
Osimhen forse fra i sauditi ci sarebbe andato ma agli sceicchi qualcuno, prima di lui ha detto di no, ed è rimasto l’inevitabile cruccio: ma, se, chissà… Lì o altrove prima possibile andrà. Napoli città è casa, ha detto il centravanti a chi ha accusato i tifosi di razzismo, ma al club Napoli è legato solo da un contratto che ad oggi non vuole rinnovare. Victor va in panchina, come Lautaro. Come lui entra e segna, come lui è decisivo. Va bene che l’argentino ne fa 4 in 26 minuti (record) ma Osimhen rinuncia a farne due, perché il rigore non lo tira, fa un dispetto a chi (la società) lo ha preso in giro su TikTok quando lo ha sbagliato? Esagerato. Come lo è quando non esulta, quando cancella le foto con la maglia azzurra. Nel gioco delle differenze ci stanno la gioia e la tristezza, ma si è giovani e forti alla stessa maniera".