L'infortunio di Lukaku potrebbe spingere il Napoli a tornare sul mercato per acquistare un nuovo attaccante. Ne parla anche il giornalista Raffaele Auriemma sul suo canale YouTube:
"Quanto tempo dovrà rimanere fuori Romelu Lukaku? E poi, alla luce delle assenze ormai consacrate di Simeone e di Raspadori ceduti rispettivamente al Torino e all'Atletico Madrid, dovrà il Napoli intervenire ancora sul mercato per porre rimedio ad una fase offensiva che l'anno scorso è stato l'anello debole di questa squadra? Non a caso il Napoli ha chiuso al quinto posto nella classifica dei gol realizzati in Serie A e proprio su questo aspetto aveva puntato Antonio Conte in questa sessione di mercato. È tutto da capire, c'è ancora tanto da vivere sul calciomercato perché sappiamo che chiuderà il primo settembre e vedremo se oltre agli esterni di cui si parla, Juanlu, Gutierrez, se con Diouf o con Miretti si porrà rimedio al centrocampo, ma il problema resta l'attaccante centrale.
E poi se il Napoli sta pensando di prendere un attaccante in prestito, ma quale? Ma chi? Secondo me bisognerà fare un altro investimento perché comunque Lukaku è un calciatore che è avanti con gli anni e sappiamo non poter giocare tutte le partite di questa stagione. Lucca è arrivato adesso con grande entusiasmo, con buona volontà da vendere, ma con una inesperienza che rischia di penalizzarlo soprattutto nella fase iniziale del suo percorso con il Napoli.
Io credo che Lookman non verrà perché tanto son convinto che alla fine tra Inter e Atalanta si arriverà ad una soluzione per Ademola Lukman, però sarebbe lui il profilo oggi che ti può fare la differenza e ti può integrare l'attacco perché lui è il classico esterno che fa gol e gioca anche da mezza punta, quindi sarebbe utile al Napoli anche come falso nuve. Poi sappiamo che, si è visto, Antonio Conte fino a questo momento non ha ottenuto da Noa Lang le risposte che immaginava, non perché il calciatore non sia quello che il Napoli voleva, ma probabilmente perché ha dei tempi di integrazione, di inserimento superiori a quello che era sperato immaginare.
Un altro attaccante, anche perché adesso gli impegni saranno successivi, non nelle prime due giornate, perché sappiamo che il Napoli giocherà in trasferta con il Sassuolo una settimana dopo in casa con il Cagliari, poi sosta per le nazionali, quindi ripresa il 13 settembre a Firenze nella prima gara di un certo peso che immagino si giocherà di sabato, perché poi dal 16-17 settembre comincerà la Champions League nella quale il Napoli dovrà esprimersi secondo quelle che sono state le indicazioni del presidente De Laurentis, e cioè provando ad andare quanto più avanti possibile e per farlo serve una rosa ricca con calciatori che siano intercambiabili e che non rappresentino unicamente delle riserve, ma soltanto delle soluzioni alternative.
Ma era il caso di vendere tutti e due Simeone e Raspadori perché poi il destino ti punisce e ti fa infortunare Lukaku qualche giorno dopo la cessione di questi due attaccanti? Sì, andavano ceduti perché non volevano rimanere più nel Napoli, ma non perché non stessero bene, perché è chiaro che i calciatori se stanno troppo tempo in panchina o se sono dei comprimari, ma poi cercano la squadra che gli permetta di giocare con maggiore continuità. Io non credo che Simeone e Raspadori saranno titolari inammovibili nel Torino e nell'Atletico Madrid, però sono due calciatori che i loro allenatori utilizzeranno con continuità maggiore rispetto a quella che era prevista per Raspadori nel Napoli".