ESCLUSIVA - 'Condor' Agostini: "Ho un messaggio per Imbriani. Cavani leader naturale, la fascia di capitano è inutile. Che ricordi la doppietta al San Paolo contro il Boavista"

Tecnico, oggi, del Riviera di Romagna ma anche ex giocatore di beach soccer italiano, è stato soprattutto un buon attaccante e tra le altre squadre, ha giocato anche con la maglia azzurra per due stagioni. Il suo soprannome è il ‘Condor’, lui è Massimo 'Condor' Agostini, ed è stato raggiunto in esclusiva da CalcioNapoli24:

Lei è stato a Napoli nelle stagioni 1994-1996, due stagioni tinte d'azzurro, i suoi ricordi...
“Ho tanti bei ricordi di Napoli, dalla città ai tifosi, dal San Paolo fino alla Costiera Amalfitana e alla gente di Napoli e a quei due campionati importanti si, ma giocati in una situazione non propriamente positiva a livello societario”.

Una formazione che in campo, oltre a lei, vedeva Carbone, Taglialatela, Cruz, Boghossian, Rincon, Imbriani, che stagioni furono?
“Furono due stagioni comunque belle. Una conclusasi a due minuti dalla qualificazione alla Coppa Uefa, l'altra fu una salvezza tranquilla in un momento societario non dei migliori”.

Sedicesimi di Coppa Uefa, doppietta al San Paolo, al Boavista...
“Che serata! Una bella serata di grande spettacolo e una doppietta utile ai fini della qualificazione agli ottavi di Coppa Uefa che poi, purtroppo, ci videro uscire contro l’Eintracht Francoforte”.

Carmelo Imbriani sta vivendo un periodo difficile, cosa le vuole dire?
“Quando l’ho saputo mi è dispiaciuto molto. Lui è un ragazzo a modo. A Napoli era un giovane di buone prospettive, adesso è padre di famiglia ed è cresciuto diventando uomo. Gli posso solo dire di non mollare e continuare a lottare perché saprà uscirne bene”.

Al Napoli manca ancora, secondo lei, una prima punta che possa essere il vice Cavani oppure crede che Calaiò possa essere l’uomo giusto?
“A Napoli, in questo momento, davanti sono ben assortiti. E’ arrivata una prima punta come Calaio', ma con un Cavani così non c'è bisogno di nessun altro calciatore, poi non dimentichiamo che ci sono sempre Insigne e Pandev”.

Un risultato importantissimo quello ottenuto a Parma e corsa allo scudetto riaperta, ora la Juve dista 3 punti...
“È giusto così. Un campionato apertissimo, con un Napoli che sta vivendo un grande momento di maturità. Penso che se gli azzurri riuscissero a rosicchiare qualche altro punto nelle prossime partite, allora lo scontro diretto al San Paolo sarà determinante, non solo per lo scudetto ma anche per mettere una seria ipoteca alla qualificazione diretta in Champions League che penso sia l’obiettivo minimo della squadra di De Laurentiis”.

Il mercato chiude giovedì 31 gennaio, secondo lei manca qualcosa a questa squadra?
“Il Napoli ha operato bene sul mercato anche in questa sessione ed è andato a coprire quei ruoli nei quali mancava qualcosa. Armero è un buon giocatore e sarà utile al Napoli, nel calcio c’è bisogno di ricambi all’altezza e lui è un buon ricambio. In difesa non hanno più bisogno di acquistare visto il rientro di Cannavaro”.

Cavani implacabile, 101 gol in serie A e trascinatore di questo Napoli, giusto che Cannavaro gli dia la fascia da capitano così come Bruscolotti fece con Maradona?
“Per me non conta niente la fascia da capitano. Cavani, per questa squadra, è il leader indiscusso e lo è anche così senza la fascia che lascerei a Cannavaro. Ha già messo a segno 101 gol ma penso che continuerà così e nei prossimi due-tre anni può arrivare tranquillamente a 150”.

Sabato prossimo sarà Napoli-Catania, che partita si aspetta?                                                                                                     “Sabato "Sarà la partita più difficile da affrontare delle ultime giocate in queste settimane perché il Catania sta disputando un grandissimo campionato e ha una squadra tosta che sa anche giocare a calcio visti i tanti sudamericani presenti in rosa. Gli azzurri dovranno fare una prestazione super per portare a casa l’intera posta in palio”.

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