Tre allenatori nella stessa annata per il Napoli. Roba da squadra salvezza. E invece è accaduto ai campioni d'Italia in carica per un clamoroso precedente storico negativo nel calcio nazionale ed europeo. Prima Rudi Garcia, poi Walter Mazzarri e infine l'attuale Francesco Calzona: una stagione surreale che sta fortunatamente giungendo al termine e che porterà giocoforza a una rivoluzione totale a bocce ferme. Si ripartirà con una nuova guida tecnica - si sogna Antonio Conte ma sembrano più verosimili le piste che portano a Vincenzo Italiano e Stefano Pioli senza scartare giovani sorprese - ma comporterà numerosi ribaltoni anche e soprattutto nello spogliatoio con molte partenze.
Si saluterà chi è arrivato alla fine di un cliclo, ormai svuotato e senza stimoli dopo la vittoria dello scudetto, per ripartire con rinnovate energie fisiche e mentali e con gente affamata. Si valuteranno anche i giocatori azzurri attualmente in prestito altrove come Gianluca Gaetano o Michael Folorunsho. Chiaramente molto dipenderà da chi si accomoderà in panchina per la prossima stagione. E' dalla sua filosofia di gioco e dal modulo che inevitabilmente dipenderanno le scelte, cercando di non commettere gli stessi errori avvenuti mesi fa nel post Spalletti. Anche perché tale scenario è costato tre stipendi in contemporanea per ADL in quanto sta pagando sia il francese, sia l'allenatore toscano che l'attuale mister.
Quanto si traduce in termini economici? Garcia ha firmato un biennale - con clausola di rescissione a fine stagione per il Napoli - da 2.8 milioni di euro che si sta godendo non lavorando e tra grasse risate per i risultati maturati da quando è rotolata la sua testa. Contratto da 900 mila euro circa invece per Mazzarri il cui conto anche sta ricevendo i bonifici nel frattempo e infine circa 400 mila euro per Calzona chiamato con un doppio ruolo oltre che Ct della Slovacchia. Risultato finale: oltre 4 milioni di euro. Cifra che si spera possa reinvestire il prossimo anno per un nuovo, solo e unico tecnico che gli possa rendere molto di più proprio come avvenuto con Spalletti.