Il Roma - Valdifiori quasi inguardabile, la provincia beffa ancora: nuovo Napoli ma vecchi difetti

Rassegna Stampa  
Il Roma - Valdifiori quasi inguardabile, la provincia beffa ancora: nuovo Napoli ma vecchi difetti

Proprio come a Empoli, il trappolone di Sarri e del Napoli è nella provincia. Dopo il ko di Reggio Emilia col Sassuolo e il punto sofferto in Toscana arriva un altro pareggio deludente, stavolta al “Braglia” di Modena contro un Carpi che con una partita ultra-difensiva raccoglie il secondo punto della stagione con grande merito. Dopo la scorpacciata di gol col Brugge e con la Lazio il Napoli si ferma. Unica nota positiva il non aver subito gol per la terza partita di fila, ma sabato arriva la Juventus al San Paolo e gli azzurri saranno ancora sotto esame.

ANCHE PER QUESTA VOLTA SARRI lascia da parte il turn over, almeno nella concezione comune del termine. Soltanto due cambi rispetto alla partita di domenica, e nessun problema se tra due giorni arriverà la Juventus al San Paolo. Per l’allenatore azzurro finché c’è benzina possono giocare tutti. Quindi sono soltanto due i cambi rispetto alla partita contro la Lazio: dentro Valdifiori al posto di Jorginho e Mertens al posto di Callejon, che quindi va in panchina. Per il resto tutti confermati. C’è Reina tra i pali, con Hysaj che corre sulla fascia destra. La coppia di difensori centrali è formata da Abliol e Koulibaly, mentre a sinistra conferma per Ghoulam.

A CENTROCAMPO C’È HAMSIK, che supera i piccoli problemi fisici. Con lui Hamsik e Valdifiori, che dopo due partite dà il cambio al positivo Jorginho. Allan, invece, reduce da un’ottima prova con la Lazio, non riposa ed è in mezzo al campo nel ruolo di mezz’ala. In avanti c’è Insigne nel tridente che Sarri conferma nel 4-3- 3. Con lui Higuain e Mertens, che gioca al posto di Callejon. Sarri, quindi, conferma il nuovo modulo, che ormai sembra diventato quello di default.

MA IL NAPOLI È MENO BRILLANTE di come lo avevamo lasciato. Colpa (o merito, a seconda dei punti di vista) di un Carpi che gioca la più classica delle partite-catenaccio. Tutti dietro la linea della palla tranne Mbagoku o Matos, che si alternano a fare a sportellate con Albiol e Koulibaly. E il Carpi, a dire la verità, pur osando poco, gioca una buona partita. In particolare si fa valere il napoletano Letizia, che difende e prova a proporsi, ma il compito della squadra di Castori è erigere un muro davanti la porta di Benussi, che a metà primo tempo esce per infortunio e lascia il posto a Brkic, bocciato proprio per far posto all’ex Hellas Verona.

IL NAPOLI CERCA DI SCARDINARE la compatta difesa degli emiliani, ma solo Higuain riesce a rendersi pericoloso. Sostanzialmente, però, non arrivano tiri in porta. Ma soltanto un paio di occasioni con la palla che esce fuori di poco. un Napoli che fatica soprattutto a far girare palla. Un po’ per il traffico a centrocampo, un po’ perché Valdifiori fa sentire l’assenza di Jorginho. Il brasiliano è più ordinato e più capace di verticalizzare, mentre l’ex Empoli appare in difficoltà e ancora fuori condizione.

NUOVO NAPOLI, VECCHI DIFETTI, allora? Sembra di sì, perché gli azzurri soffrono il 5- 3-2 di Castori, e in generale la squadra super chiusa. Proprio come capitava a Mazzarri e a Benitez. Ecco perché Sarri si decide a togliere un Valdifiori quasi inguardabile per il più affidabile e fresco Jorginho. La speranza, naturalmente, è di trovare maggiori spazi. L’innesto del brasiliano è subito positivo. Ma il Napoli ancora stenta. Ecco perché Sarri comincia a spolverare l’artiglieria pesante: fuori Mertens per Gabbiadini, con la speranza di sfruttare anche qualche occasione da fuori area.

CI SI METTE PURE L’ACQUA. Acqua dal cielo e acqua dal campo. Nel momento in cui il Napoli tenta la maggior pressione della partita gli idranti del Braglia di Modena cominciana buttare acqua sul campo. L’arbitro non fa riprendere il gioco, facendo perdere 5 minuti e rompendo il ritmo della partita. L’ultimo cambio di Sarri è Callejon per Hamsik nel tentativo disperato di arrivare al gol.

QUANDO IL GIOCO FINALMENTE RIPRENDE, sembra ormai tardi. Come prevedibile, l’ingresso di Gabbiadini dà vivacità e più concretezza all’attacco. Sarri ci prova anche con Callejon: lo spagnolo va in gol, ma in posizione di fuorigioco. Un Napoli che alla fine della partita non si ritrova con nessuna occasione lampante e che fuori casa non riesce ad andare oltre questo col Carpi e il pareggio di Empoli

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