Laboratorio Spalletti, dal 2002 rigenera chi rischiava di perdersi: perchè l'Italia se ne accorge solo adesso?

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Laboratorio Spalletti, dal 2002 rigenera chi rischiava di perdersi: perchè l'Italia se ne accorge solo adesso?

La carriera di Luciano Spalletti dimostra come questo allenatore riesca a rigenerare quei calciatori che rischiavano di perdersi

Il rigenerante Spalletti, se fosse un prodotto commerciale, andrebbe a ruba. Magari potrebbe regalarlo a chi decide di andare nella sua splendida "Rimessa Experience" tra le colline toscane. Al di là delle battute, oggi tutti si accorgono della bontà tecnica di questo ragazzino del 1959 che nella sua carriera si è sempre innovato mostrando idee futuristiche che hanno fatto la fortuna di società e di chi le ha poi interpretate sul campo. La lista dei calciatori rigenerati da Spalletti in quasi 20 anni di panchina in serie A è molto lunga. Tra genialate tattiche, movimenti e non solo, Luciano ha cambiato (in meglio) la carriera di atleti sicuramente di talento ma che non avevano nella continuità di rendimento il punto forte. Grazie al rigenerante di Certaldo c'è chi ha strappato successivamente contratti milionari.

Quali calciatori ha valorizzato Spalletti?

Nel triennio all'Udinese è iniziata la sperimentazione del prodotto made in Certaldo. Con i friulani trasformò un trequartista anonimo come Pizarro in un regista che ha poi fatto una discreta carriera. Allungò la carriera di Nestor Sensini facendolo diventare un totem in campo e nello spogliatoio. E per finire regalò la ribalta ad un certo Dino Fava che la serie A e l'Europa non l'aveva mai vista. Va anche citato David Di Michele che fu trasformato da attaccante valido tecnicamente, ma poco incline al gol, in un cecchino da doppia cifra.

Alla Roma il laboratorio Spalletti ha dato il meglio. Un lavoro di ricerca e sviluppo che ha dato risultati straordinari su calciatori che rischiavano di perdersi definitivamente. Su Francesco Totti centravanti si è detto e ridetto tutto. Luciano ha cambiato la carriera di Perrotta e Nainggolan che da mediani senza gol diventarono prolifici come mai in carriera giocando sotto la punta. Ricordiamoci anche Amantino Mancini spostato a sinistra per puntare la porta. Il brasiliano con Spalletti trovò reti, assist ed una continuità di rendimento mai avuta in precedenza. Non meno importanti sono stati i lavori rigeneranti su El Shaarawy, Vucinic, Mexes e specialmente Dzeko.

Nel biennio interista spicca la novità Brozovic regista, ma andrebbe ricordato anche il lavoro fatto su Icardi. L'argentino con Luciano diventò una sentenza in area di rigore migliorando nel rendimento ed anche nel gioco con la squadra. Poi accadde il black out ma non per motivi di campo. Spalletti ha poi posto le basi su Skriniar che veniva dalla Samp così come Cancelo che dopo l'annata con lui diventò uno dei migliori del ruolo in Europa.

A Napoli il rigenerante Spalletti ha trovato l'apice delle vendite. In un solo colpo ha fatto rinascere Juan Jesus, Rrahmani, Elmas, Lobotka, Mario Rui ed anche Osimhen. Proprio su Victor si notano gli effetti della cura Spalletti. il nigeriano due anni fa era tatticamente non pronto e tecnicamente lasciava a desiderare commettendo anche errori marchiani. Oggi è invece attaccante completo e spietato davanti alla porta. Il rigenerante spallettiano è sinonimo di garanzia e qualità. Come diceva un vecchio slogan pubblicitario degli anni ottanta, o giù di lì: provare per credere.


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