Termina il match della terza giornata di campionato con il Napoli che ha affrontato la Fiorentina. Le pagelle Fiorentina-Napoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro.
di Claudio Russo (@claudioruss)
Milinkovic-Savic 6,5 - In campo per scelta e per necessità, Mandragora lo colpisce mentre prende la palla con le mani. Forza qualche giocata ma sembra tutto calcolato, ragionato, previsto. Tocca più palloni di McTominay e Hojlund al 45’, e arriva a 40 totali. Al 71’ esce in presa alta a tre metri d’altezza e poco coinvolto fino al gol che gli passa sotto le braccia. Si rifà su Piccoli all’84’ chiudendogli lo specchio.
Di Lorenzo 6,5 - L’asse con Anguissa funziona anche a sinistra ed è da lì che arriva lo 0-1. Rischia l’autorete ma si immola per evitare che Kean faccia 1-2, ma rinvia quattro palloni e arriva a otto azioni difensive. Nel finale Piccoli gli va via.
Beukema 7 - In campo dal 1’, un po’ lontano da Kean nel finale di primo tempo quando va al tiro in porta. Affrontare uno dei più forti attaccanti del campionato come primo avversario è un banco di prova fin troppo tosto, lui lo supera e ci mette la firma con il gol dello 0-3. 9 rinvii difensivi.
Buongiorno 6,5 - Con Kean è un duello a tinte azzurre e al 34’ lo vince con mestiere senza che ci sia fallo al limite dell’area. Va in tackle, respinge tiri, pochi problemi concreti fino al finale quando Gosens lo brucia di testa e Kean qualche patema glielo fa venire. 12 azioni difensive.
Spinazzola 7 - Deve tenere Dodò molto basso e ci riesce nel primo quarto d’ora perfettamente, con tanto di assist con il contagiri per lo 0-2. In fase di possesso è molto centrale, si vede la differenza con Olivera in questo senso. (Dal 69’ Olivera SV)
Lobotka 7 - Decide lui cosa devono fare i compagni, come attaccare, con quale ritmo, in quale posizione. Zero contrasti al 45’, ma è perchè li anticipa e li evita. (Dal 94’ Gilmour SV)
Politano 6,5 - Uno-due subito con Hojlund, si accentra al 18’ cercando il sinistro. Il gioco dei primi 45’ si sviluppa di più a sinistra. Destro un po’ debole ad inizio ripresa, poi batte il corner del terzo gol. (Dal 69’ Neres 6 - Una discesa in diagonale per servire Elmas)
Anguissa 7,5 - Forte, fortissimo nell’azione del rigore con un tocco d’esterno che fa lui e pochi altri in A, e si guadagna il rigore del vantaggio. Incide sullo 0-3 trovandosi al posto giusto nel momento giusto con il tocco ancora più giusto. Gli manca solo il gol quando con Di Lorenzo costruisce l’uno-due che lo porta davanti a De Gea. Unici errori? Un passaggio in orizzontale regalato a Piccoli e la poca reattività su Ranieri che batte in porta - ma Piccoli lo
De Bruyne 7 - Dà il via all’azione che porta al rigore che finalizza spiazzando De Gea, che gli nega poi lo 0-3 dopo aver lanciato Hojlund in profondità. Al 59’ un bel . (Dal 69’ Elmas 6 - Si piazza a destra e nel finale è leggero davanti a De Gea)
McTominay 7,5 - Si oppone col piattone al sinistro di Mandragora in area, corre difensivamente per due, per tre. In attacco gran controllo e corsa palla al piede prima di tirare in porta, per far vedere che c’è anche dall’altra parte. Mai visto così di raccordo con il centrocampo, si regala anche un sombrero nel finale.
Hojlund 7,5 - Si divora lo 0-1 a mezzo metro dalla porta, bruttino. Però è molto più mobile rispetto a Lucca, e attacca la profondità che è una bellezza sullo 0-2. Al 24’ difende il pallone nello stretto dell’area di rigore con maestria. Altro tipo di presenza lì davanti, svaria anche allargandosi a destra e sinistra. (Dal 73’ Lucca SV)
Conte 7,5 - Non si fa problemi a gettare dal 1’ tre nuovi acquisti, c’è bisogno di tutti e c’è bisogno di imporsi sin da subito: l’azione che porta al rigore è un manifesto di cattiveria agonistica. Lo 0-2 è uno schiaffone pazzesco, è prendere gli attributi e sbatterli sul tavolo. Il Napoli è un pezzo di plastilina nelle sue mani, che soffre quando deve soffrire, che rallenta quando deve rallentare perchè non si può tenere lo stesso ritmo per 45 e 90 minuti, che concede consapevolmente (anche rischiando, ovvio). E che va in area quando deve vuole (17 tocchi al 45’, al 90’ saranno 28). Una squadra che manda in campo i nuovi e questi ultimi vanno in gol, che costringe la Fiorentina a smettere di giocare al 60’ perchè vengono meno quelle volontà di rimettere in sesto la partita. Il Napoli e Conte gliele mandano in frantumi. Vince duelli, seconde palle, pressa, è imponente. L’unico problema è che non dura 90 minuti tutto questo, ma 75: la Fiorentina nell’ultimo quarto d’ora rinsavisce, trova il gol e altre chance, qualche certezza la mina. Ma tutto quello che c’è stato prima è stato allucinante.