A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Ieri sera c’è stata una grande Inter a Barcellona contro i blaugrana, che alla vigilia erano considerati favoriti per il passaggio del turno. Dopo la gara di ieri, secondo lei, qual è il pronostico?
“Innanzitutto va detto che è stata una grandissima Inter, perché nessuno si aspettava una prestazione simile dopo le ultime settimane. Ha affrontato una squadra in forma straordinaria e con un calciatore che, francamente, è indescrivibile: Lamine Yamal. Una grande Inter, che lascia aperto il discorso qualificazione: dovrà ripetere una prestazione di altissimo livello. Detto ciò, secondo me, oggi il Barcellona rimane leggermente avvantaggiato, anche se giocherà fuori casa. Yamal sposta troppo gli equilibri: può trasformare situazioni normali in occasioni da gol e segnare in qualsiasi momento. Come ha detto Inzaghi, è davvero un fuoriclasse. A soli 17 anni ha già cento presenze ufficiali con la maglia del Barcellona: se continua così, a 30 anni ne avrà mille! Ad ogni modo, l’Inter di Simone Inzaghi ha mostrato una reazione importante. È stata la partita che immaginava il tecnico, forse avrebbe voluto qualcosa in più in fase di uscita, ma i cambi sono arrivati al momento giusto e la lettura del match è stata impeccabile. Non si poteva fare di più: era più una speranza che una certezza poter fare una prestazione simile. Nel calcio, quando vieni da settimane complicate, perdi certezze e consapevolezza, come è accaduto all’Inter. Andare a Barcellona e giocare così, nessuno se lo aspettava. Quindi, bravi all’Inter e bravo anche Inzaghi a prepararla così bene.”
Alex Ferguson disse di McTominay: “È impossibile mettere in campo una squadra senza un giocatore come lui.” Ha spostato gli equilibri della Serie A?
“Secondo me sì. È stato impensabile cedere un giocatore del genere a trenta milioni, non so cosa abbia pensato il Manchester, ma è chiaro che poi ha pagato quella scelta. Parliamo di un calciatore senza alternative, completo in tutte le fasi. Sta trovando il gol con estrema facilità, anche grazie ai suoi tempi di inserimento incredibili. Possiamo anche dire che Conte gli ha trovato il ruolo perfetto. Il lavoro sporco di Lukaku gli permette di inserirsi nel momento giusto. È stata una scelta azzeccatissima del Napoli, non solo per il valore del calciatore, ma perché si sposa perfettamente col gioco di Conte. Lo sta dimostrando: il Napoli ha 74 punti e, a quattro giornate dalla fine, nessuno avrebbe immaginato un rendimento simile dopo l’anno scorso. Con tre punti di vantaggio, è giusto sottolineare l’incredibile lavoro fatto.”
Lei fu protagonista di una dichiarazione che fece discutere: affermò che Scott McTominay fosse il miglior centrocampista della Serie A. Col senno di poi, rivendica ancora questa sua opinione?
“Fui accusato di aver dimenticato Barella, ma stiamo parlando di due campioni. Barella è un super giocatore, niente da dire. Ma per me sono lì, non era un paragone tra i due: mi è stata fatta una domanda e ho risposto. Per me McTominay è un top player europeo, e lo sottoscrivo. Lo sta dimostrando il campo, non è solo una mia opinione. Quindi sì, confermo tutto.”
Lukaku, dal punto di vista realizzativo, ha deluso?
“Forse ci si aspettava qualcosina in più da un bomber, magari 18-19 gol. Ma quei 6-7 gol in meno sono stati compensati dal suo lavoro per la squadra: ha permesso ai centrocampisti di segnare. Secondo me non ha affatto deluso. Bisogna anche considerare che non è più giovanissimo. A Napoli ha fatto esattamente quello che Conte si aspettava da lui. Qualche amico ex attaccante, con una visione più tecnica, guarda al numero di gol. Io invece credo che l’attaccante forte sia quello funzionale al gioco della squadra.”
Ieri nuovo caso VAR: gol annullato a Mkhitaryan per fuorigioco millimetrico contro il Barcellona. Lei sarebbe favorevole a rivedere la regola del fuorigioco?
“No, per me va bene così. Fuorigioco è fuorigioco. Ora che abbiamo la tecnologia, è giusto utilizzarla. Certo, dispiace quando annullano un gol per pochi millimetri, ma è l’unica regola oggettiva del calcio, ed è giusto che resti così.”