Manuale di istruzioni su come autosabotare una trattativa di mercato. A giudicare dal cattivo umore di Carlo Ancelotti, gli emissari brasiliani della Cbf, la Federcalcio verdeoro, nel tentativo di fare pressione sull’allenatore diffondendo urbi et orbi ottimismo e immagini dell’incontro, hanno prodotto l’effetto opposto a quello desiderato. Carletto, l’allenatore più vincente della storia del Real con quindici trofei sollevati e ancora in corsa per conquistare la Liga, dopo essere stato a un passo dal guidare la Nazionale più gloriosa (cinque titoli mondiali in bacheca) ha sospeso i contatti con gli intermediari della federazione brasiliana. Non interrotti, ma di fatto l’affare è ora appeso a un filo sottilissimo.
Riassunto delle puntate precedenti: Ancelotti, legato al Real fino al 2026, ha sempre dichiarato che non sarebbe stato lui a decidere di lasciare Madrid. «Me ne andrò quando mi cacceranno. A quel punto ringrazierò e mi tirerò giù il cappello». Agli amici ha sempre confidato che dopo il Real non avrebbe più allenato un club, neanche il Milan o la Roma. Troppo stanco, al massimo avrebbe accettato di vestire i panni del direttore tecnico con il figlio Davide in panchina. Altrimenti la prospettiva di pescare i salmoni in Canada o curare i nipoti non lo avrebbe certo scoraggiato. Poi le pressioni del Brasile, esercitate anche dai campioni che ha allenato, hanno avuto il sopravvento. Il sogno di guidare una Nazionale così iconica ha preso corpo. Carlo è volato martedì a Londra per una riunione con la delegazione brasiliana: le immagini del rientro a Madrid sul van sono diventate virali facendo imbestialire il tecnico, che avrebbe preferito il basso profilo per rispetto di Florentino Perez.
Cosa dunque è andato storto? Il Brasile avrebbe avuto bisogno di Carlo subito a giugno per le partite con Ecuador e Paraguay, quando però il Real è impegnato nel mondiale per club. Problema: Carlo non aveva intenzione di compiere il primo passo con il presidente del Real chiedendo un incontro prima della fine del campionato, tanto più che l’11 maggio va in scena il clasico. Poi certo c’è anche l’aspetto economico: il Brasile non coprirebbe l’anno di contratto che Carlo ha ancora a Madrid e il Real certamente non verserebbe tutti e 10 i milioni che spettano all’allenatore. Ieri si è diffusa la voce di una maxi-offerta da 50 milioni a stagione dall’Arabia. Florentino è furioso. Gli emissari del Brasile restano altre 24 ore a Madrid: dentro o fuori.