A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Cosa si aspetta da Fiorentina-Napoli?
"Sarà un test probante per tanti motivi, visto che la Fiorentina è una squadra in salute, uscita da questo mercato rafforzata e con molte alternative soprattutto a centrocampo e in attacco. Va inoltre considerato che si tratta della partita che precede l’impegno di Champions League, quindi è ipotizzabile un po’ di turnover da parte del Napoli. Sarà un’occasione importante per Bekeuma, che con tutta probabilità dovrà sostituire Rrahmani, infortunatosi con il Kosovo. Da questo punto di vista, Conte, nonostante la sfortuna, ha avuto la possibilità di lavorare per tutta la settimana con la coppia Buongiorno–Bekeuma, e questo potrebbe rivelarsi un vantaggio. Sono curioso anche di vedere Gutierrez, che potrebbe avere qualche minuto: parliamo di un giocatore che, con ogni probabilità, diventerà un elemento importante per questo Napoli".
De Bruyne fa faville in Nazionale, riuscirà ad esprimersi ai suoi livelli anche al Napoli?
"Mi aspetto di vedere un De Bruyne sempre più al centro del progetto del Napoli e sempre più leader. Con la Nazionale, nonostante le polemiche legate alla fascia da capitano, ha dato risposte importanti, risultando praticamente decisivo nelle due sfide di qualificazione mondiale e offrendo un contributo significativo anche in fase realizzativa.Sono convinto che, da questo punto di vista, De Bruyne possa rivelarsi determinante in questo Napoli che, già lo scorso anno e nelle prime uscite di questa stagione, ha raccolto molto dai propri centrocampisti, soprattutto grazie agli inserimenti. Il belga, però, può garantire un apporto diverso: non solo qualità nell’ultimo passaggio, ma anche la capacità di colpire da fuori area, aggiungendo così un’ulteriore varietà di soluzioni offensive alla squadra di Conte. La sua esperienza internazionale e il carisma naturale lo rendono un giocatore capace di spostare gli equilibri, e la sensazione è che con il passare delle settimane diventerà sempre più un punto di riferimento imprescindibile per i compagni".
Ci sarà turnover in attacco o Conte confermerà Lucca?
"Credo che giocherà Lucca, perché il ragazzo è stato a disposizione di Conte durante tutta la sosta per le nazionali e ha quindi avuto modo di lavorare con continuità con il mister. Højlund, invece, era impegnato con la sua nazionale e ha avuto davvero poco tempo per conoscere i compagni di squadra e ambientarsi. Sono convinto che, anche sul piano mentale, confermare Lucca possa rappresentare una motivazione in più: è un ragazzo che ha già tanta pressione addosso, e non è semplice passare dall’Udinese al Napoli. Dal punto di vista tattico, poi, si tratta di un adattamento importante, perché chi affronta il Napoli – come ad esempio il Cagliari in casa – tende a impostare partite molto accorte, costringendo l’attaccante a muoversi in spazi ridotti e a interpretare un modo di attaccare completamente diverso rispetto a quello a cui era abituato. In questo senso, dare fiducia a Lucca fin da subito potrebbe aiutarlo ad accelerare il suo processo di crescita e integrazione nella squadra".
La sfida tra Juventus e Inter darà già delle indicazioni?
"Sarà una partita molto significativa nonostante siamo soltanto alla terza giornata: con una vittoria, la Juventus potrebbe portarsi a +6, mentre l’Inter si ritroverebbe già con due sconfitte in tre partite, una condizione che potrebbe pesare non poco dal punto di vista umorale. Si prospetta quindi un match interessante sia sul piano psicologico sia su quello tattico, considerando che la Juventus è uscita dalle ultime ore di mercato rinforzata in attacco, con un Vlahovic in grande forma che sta offrendo risposte importanti anche in Nazionale. A ciò si aggiunge la solidità ritrovata a centrocampo, che potrebbe permettere ai bianconeri di controllare meglio il ritmo della gara. La gestione della pressione sarà dunque un aspetto decisivo, e Tudor dovrà fare scelte oculate non solo dal punto di vista tecnico, ma anche nella leadership in campo”.
A tal proposito crede che Tudor riuscirà a recuperare il miglior Koopmeiners?
“Un altro aspetto importante per la Juventus è il recupero del miglior Koopmeiners, un giocatore da cui ci si aspetta una stagione di alto livello dopo quella complicata vissuta lo scorso anno. Da questo punto di vista, un tecnico concreto e pragmatico come Tudor può essere la persona giusta per riportarlo sui livelli espressi a Bergamo con l’Atalanta. La gestione di questo ragazzo sarà fondamentale: recuperarlo pienamente significherebbe garantire alla Juventus un centrocampista di livello assoluto, capace non solo di dare equilibrio in mezzo al campo, ma anche di contribuire in fase realizzativa con inserimenti e tiri dalla distanza. In un reparto che negli ultimi anni ha faticato a trovare continuità, un Koopmeiners in forma potrebbe rappresentare un vero valore aggiunto per le ambizioni bianconere".