La Direzione Regionale Campania dell’Agenzia del Demanio ha disposto la revoca in autotutela del bando di gara (prot. n. 12913 del 30 luglio 2025) relativo alla concessione a canone agevolato di una porzione immobiliare denominata ex Galoppatoio, situata all’interno del Palazzo Reale di Napoli, con accesso da via Riccardo Filangieri di Candida Gonzaga – Cavalli di Bronzo. La decisione si fonda sull’art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, che consente all’amministrazione di ritirare un provvedimento già adottato in presenza di sopravvenuti motivi di pubblico interesse o di un mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’emanazione. L’ex Galoppatoio, parte integrante del patrimonio storico-artistico statale, è da oltre settant’anni sede di attività sportive che hanno assunto un ruolo rilevante nella vita sociale del centro storico di Napoli, costituendo un punto di riferimento per famiglie e giovani. Tuttavia, la struttura era da tempo occupata senza valido titolo, circostanza che ha reso necessario l’avvio di procedure di rilascio coattivo da parte dell’Ufficiale Giudiziario, in esecuzione della sentenza n. 2885 del 16 marzo 2023 del Tribunale di Napoli. Le operazioni di liberazione sono in fase di ultimazione e si concluderanno entro l’8 ottobre 2025. Il mutato quadro si inserisce nell’interesse formalmente manifestato dal CONI, ente di diritto pubblico preposto alla promozione e organizzazione dello sport a livello nazionale. Il Comitato olimpico, oltre a garantire continuità alle attività sportive già presenti, ha offerto impegni concreti: • gestione tecnico-professionale dell’impianto come struttura sportiva polifunzionale; • sostegno a iniziative sociali a beneficio delle famiglie meno abbienti; • interventi di manutenzione e rifunzionalizzazione degli impianti; • corresponsione di un canone annuo di 35.000 euro, pari alla base di gara inizialmente stabilita dall’Agenzia del Demanio. La revoca del bando si configura come misura di buon andamento e di efficienza amministrativa, tesa ad assicurare non solo la valorizzazione del bene pubblico, ma anche la continuità di un presidio sociale e sportivo strategico per la città. «La decisione – ha dichiarato Marco Mansueto della Scuola Regionale dello Sport CONI – nasce dalla volontà di conciliare l’interesse pubblico alla corretta gestione del patrimonio statale con l’esigenza di garantire continuità alle attività sportive di un luogo che, da decenni, rappresenta un punto di aggregazione per la comunità napoletana». La vicenda dell’ex Galoppatoio rappresenta un esempio concreto di come la gestione del patrimonio pubblico possa essere orientata non solo all’efficienza amministrativa ed economica, ma anche al perseguimento di obiettivi sociali e culturali. La collaborazione con il CONI apre ora una prospettiva di rilancio per l’impianto, che potrà tornare ad essere un polo sportivo e aggregativo per il centro storico di Napoli.