Il Napoli sul presepe, tra sogni e realtà: Sarri come il Papa, Higuaìn e Insigne abbracciano idealmente Maradona

Rassegna Stampa fonte : Gaetano Brunetti - Il Roma
Il Napoli sul presepe, tra sogni e realtà: Sarri come il Papa, Higuaìn e Insigne abbracciano idealmente Maradona

Dopo la strepitosa chiusura dell’anno agonistico al vecchio Brumana di Bergamo, si sente forte l’orgoglio "nazionapolista" sul Natale azzurro dei tifosi. Passeggiando per le vie del centro antico tra Cardi e Decumani sono sempre i calciatori, i più rappresentati insieme agli altri personaggi di spessore del jet set nazionale e non sulle bancarelle e nelle botteghe tra le vie dei presepi. Soffermandosi da Genny Di Virgilio, a San Gregorio Armeno, maestro di arte presepiale, si può ammirare una piramide tutta azzurra che si prende la scena sugli altri personaggi. Sono le statuine dei calciatori del Napoli, tra loro, infatti, c’è pure chi gioca di meno ma allo stesso tempo importante per la squadra come Manolo Gabbiadini. Poi c’è Maurizio Sarri, rigorosamente in versione tabagista, con la sigaretta sulle labbra e il suo caratteristico broncio, sempre più su troviamo Gonzalo Higuain, rappresentato durante una delle sue consuete esultanze. Non poteva mancare ovviamente Pepe Reina, il leader in incognito rappresentato con la divisa portafortuna gialla, e Marek Hamsik, quello ufficiale, sul punto più alto insieme ad un napoletano d’eccellenza, il premio Oscar Paolo Sorrentino che del Napoli è soltanto tifoso sfegatato. Più in là una gigantesca raffigurazione di Pino Daniele, idolo incontrastato e figlio prediletto della città che sorveglia col suo sorriso sornione lo “struscio” natalizio. Salendo questa meravigliosa stradina, cuore pulsante del centro antico, si possono ammirare i riferimenti più disparati alla passione dei napoletani per il calcio Napoli e non, ci sono infatti diverse statuine che raffigurano i personaggi principali del panorama calcistico nazionale, oltre ai soliti noti, spicca su tutti Massimo Ferrero della Sampdoria, con tanto di sciarpa blucerchiata, non mancano Cristiano Ronaldo, Messi e Balotelli. Soffermandosi a metà strada desta curiosità una particolare statuina di Gonzalo Higuain, raffigurato durante l’esultanza nella Superacoppa Italiana dell’anno scorso a Doha, si dice sia un omaggio al Pipita, artefice e protagonista dell’ultimo trofeo vinto dal Napoli di Benitez proprio un anno fa. Più su si va incontro a delle statue ad altezza naturale di Maurizio Sarri, l’allenatore azzurro ha colpito i tifosi azzurri per la sua abnegazione e bravura, in tanti non si aspettavano l’exploit ma è stata una piacevole scoperta, così i maestri Ferrigno gli hanno piazzato alle sue spalle la statua di Papa Francesco. Napoli è città che mantiene viva l’origine pagana più di ogni altra al mondo, sacro e profano si mischiano in continuazione, chissà che non siano posizioni beneaguranti in vista dell’anno che verrà e delle prossime impegnative sfide che il tecnico di Figline dovrà affrontare. Percorrendo la strada si possono ammirare altre due statue ad altezza naturale, opera sempre dei maestri Ferrigno, di Insigne in divisa da gara e del presidente De Laurentiis con una Coppa Italia in mano, anche qui non mancano le statuine dei personaggi più in voga insieme ad altri protagonisti azzurri. A San Gregorio Armeno è Natale ogni giorno, tutto l’anno, ma nei giorni di festa, i napoletani si organizzano, tra una bancarella ed un’altra spicca la tombola azzurra, ogni scatola ha un quadretto di un calciatore abbinato, in bella vista, ovviamente, Gonzalo Higuain e Marek Hamsik. Oltre a Diego Armando Maradona, che non manca mai, totem della storia napoletana colpisce su una bancarella, il pizzaiolo ultrà, un pastore tifoso che si muove, da apporre sul presepe con tanto di bandiera azzurra e cori affissi sulle pareti della pizzeria natalizia in stile settecento. Un miscuglio di epoche e generazioni, ma qui regna sovrana la creatività, ed è possibile imbattersi pure in queste sregolate e bizzarre trovate, oltre alle “tammurrelle” dipinte a mano con Diego e Troisi, ci sono anche le palline per l’anglosassone albero azzurro, con la N dello stemma del Napoli, non mancano quelle delle altre squadre, comprese Inter, Fiorentina, Bari e persino Sassuolo, squadra rivelazione del campionato. Su altri scaffali è possibile vedere la statuina in terracotta di Kalidou Koulibaly, in mezzo ad altri roccioso difensori juventini, la consacrazione del francese è arrivata persino sul presepe 2015. Giù alla strada, che sfocia all’altro Decumano, si vendono dei quadretti in bianco e nero, dalle vedute di Napoli alle scene dei film di Totò in bianco e nero vanno evidenziati quelli in azzurro con Hamsik e Higuain durante le loro più disparate esultanze. Più in là su un banchetto di cose usate, tra le tante cianfrusaglie spunta persino una scatola di biscotti, ovviamente vuota, a forma di Edinson Cavani, l’ex bomber azzurro, ricordato sempre con piacere dai tifosi. L’attaccante, ora al Psg, è ormai solo un ricordo, tra le vie Natalizie si parla solo del nuovo Napoli e delle faville del bomber dei bomber, Gonzalo Higuain, senza dubbio il protagonista principale anche sul presepe Napoletano. Diceva Eduardo: “Questo Natale si è presentato come comanda Iddio, cu tutti ‘e sentimenti”, con la bella vittoria di Bergamo da corredo, che renderà ancora più dolci e speciali struffoli, sapienze e roccocò. Buone feste in vista dell’anno azzurro che verrà.

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