Le possibili motivazioni dell'imprevista reazione di Insigne...

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Le possibili motivazioni dell'imprevista reazione di Insigne...

DIMARO - Presentazione della squadra con imprevisto. Succede anche questo nel ritiro in Val di Sole. Doveva essere una tranquilla serata, come lo erano state quella degli anni passati: sul palco come di consueto sale prima lo staff accompagnato dal tecnico. Nicola Lombardo stasera ha vestito i panni del presentatore e in quanto tale ha ha posto delle domande ai protagonisti. Una festa in tono minore, rispetto alle precedenti: di fatti lo stesso Lombardo ha voluto ricordare Ciro Esposito, il tifoso scomparso dopo gli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia. 

Arriva il turno del Team Manager De Matteis, al quale viene chiesto chi fosse il più vivace del gruppo, il più monello. Risposta pronta: "Insigne". Poi sfilano mano a mano tutti i calciatori, sino ad arrivare agli attaccanti e si nota sin da subito un movimento quasi scherzoso di Lorenzo Insigne che nel gruppo si nasconde dietro a Michu. Il responsabile alla comunicazione a quel punto procede con le domande ed invita Insigne al centro del palco. La reazione è del tutto inaspettata: Lorenzo è scuro in volto, non la prende bene e si rifiuta. Decisamente controvoglia e contratto si avvicina a Lombardo, non proferisce parola, quest'ultimo incassa un altro netto rifiuto e tenta di riparare: "Almeno ad una domanda puoi rispondere: se vuoi puoi parlare in napoletano, così ti senti più a tuo agio". Niente da fare, microfono restituito e spalle voltate. Il pubblico è spiazzato ma dopo poco partono dei fischi. La presentazione procede, prende la parola il presidente ma nel frattempo Lombardo si avvicina a lui per dirgli qualcosa.

Una reazione del genere è frutto di un malumore di cui è difficile adesso riconoscerne l'origine. Riafforano così i ricordi dei momenti di attrito vissuti nella scorsa stagione, come ad esempio quei fischi di parte del San Paolo in un Napoli-Lazio dopo una sostituzione ed il susseguente gesto polemico verso il pubblico. Il tempo è poi passato, quello necessario per guarire le ferite: la riappacificazione è stata una formalità. Ricordiamo che Lorenzo è stato anche l'unico azzurro a partecipare ai funerali di Ciro Esposito. Polemica cancellata, ma resta un aspetto da tener in considerazione: val pena però restare nel presente nella ricerca delle motivazioni per giustificare una reazione alquanto fuori luogo. Forse una battuta di troppo in fase di presentazione di quel 'monello' di Insigne o l'invito a parlare in napoletano lo ha reso particolarmente suscettibile. La 'non' risposta di Insigne sarebbe da considerare almeno spropositata se queste fossero le reali motivazioni.

Passato e presente: resta il futuro da prendere in considerazione. La prossima stagione ha un sapore particolare per il 24 azzurro: fatta di pressioni, di concorrenza in attacco, di un ruolo sacrificato e di voglia di segnare di più come preannunciato proprio ieri in conferenza stampa. Il 'Magnifico' è un ragazzo emotivo e dinanzi alle difficoltà è facile che possano uscire fuori i limiti caratteriali. La giovane età di certo non lo aiuta: fare buon viso a cattivo gioco non sempre è un opzione che un ventitrenne sceglie. Un calciatore più maturo avrebbe messo da parte certi malumori e si sarebbe concesso alle domande per la gratificazione del pubblico venuto da lontano anche per lui. Sarebbe stata la scelta migliore ma di fatto resta un atteggiamento inaspettato, a tratti sgradevole e fuori luogo. La difficile storia dei napoletani nel Napoli si arricchisce così di un nuovo capitolo di cui avremmo voluto farne decisamente a meno. 

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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