Agenti contro la Pregiudiziale Sportiva: depositato ricorso in Cassazione

L’Agente sportivo Michele Straniero ha presentato in data odierna un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione impugnando la sentenza del Consiglio di Stato n. 4521/2025, emessa a seguito di un appello della FIGC.

Detta impugnata sentenza (dello scorso 23 maggio) - in discontinuità con la copiosa precedente giurisprudenza in materia -  ha sancito l’assoggettamento della categoria degli agenti sportivi (in Italia professione regolamentata) alla cosiddetta “pregiudiziale sportiva oggettiva”, obbligando questi ultimi a ricorrere in prima istanza al giudice sportivo per ogni tipo di controversia.

L’agente è assistito in giudizio dall’avvocato Erich Grimaldi del Foro di Napoli, che interpellato al riguardo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Abbiamo ritenuto doveroso impugnare una sentenza del Consiglio di Stato che, in aperto contrasto con la normativa vigente e la giurisprudenza più recente, pretende di subordinare l’accesso alla giustizia amministrativa a un previo passaggio presso gli organi di giustizia sportiva.

Si tratta di una deriva inaccettabile, che svilisce lo status giuridico degli agenti sportivi, oggi professionisti regolamentati per legge, compromettendo il diritto a una tutela piena ed effettiva dinanzi al giudice naturale garantito dalla Costituzione. L’autonomia dell’ordinamento sportivo non può trasformarsi in un alibi per sottrarre al controllo diretto della giurisdizione statale atti che incidono su diritti soggettivi fondamentali.

Non possiamo rassegnarci all’idea di una giustizia amministrativa che abdica al proprio ruolo, è necessario ristabilire un principio di legalità che vale per tutti, FIGC compresa”