Classe 1997 nato a Villarreal, Pau Torres se si esclude una breve parentesi di 12 mesi nelle file del Malaga (2018/2019, prestito in Segunda Division) ha vestito solo la maglia del Submarino Amarillo, il club della sua vita in cui ha svolto tutta la trafila, dai primi calci fino alla prima squadra, e in cui nel recente passato è arrivato anche a rinunciare a lucrose proposte dalla Premier League.
Stopper mancino di piede abile nel gioco aereo, nelle letture tattiche e nel giro palla grazie a dei piedi da centrocampista.
Il suo idolo d'infanzia è Santi Cazorla, leggenda del suo Villarreal e con cui ha vinto da compagno di squadra, l'Europa League nel 2021.
Dal 2002 entra nelle fila delle giovanili del Villarreal, nel 2016 diventa capitano della squadra B e nel 2017 firma il suo primo contratto come professionista.
Nel 2018 decide di andare in prestito al Malaga dove spicca per le sue doti tecniche e fisiche (1.92 mt d'altezza già all'eta di 15 anni) trascinando la squadra ai playoff.
Dopo appena un anno, il Villarreal decide di riportarlo a casa rinnovando il suo contratto. Gioca stabilmente titolare in Liga e grazie all'arrivo dell'ex Napoli, Raul Albiol, cresce vistosamente di rendimento.
Debutta in Nazionale il 15 novembre del 2019 contro Malta andando anche in gol.
L'arrivo di Unai Emery dà un'ulteriore spinta alla sua carriera. Pau Torres vince da protagonista l'Europa League e si guadagna un posto da titolare fisso in Nazionale a scapito della leggenda e capitano della Roja, Sergio Ramos.
Il Villarreal fiuta il colpo ed inserice nel suo contratto che scadrà nel 2024, una clausola rescissoria di 65 mln di euro. Sul difensore si fiondano Tottenham, West Ham, Juventus e il Napoli, ma è il difensore in persona a chiedere di ignorare tutte le offerte per giocare la Champions League con la squadra della sua città.
Ad un anno dalla scadenza del suo contratto si trova ad un bivio: o rinnova oppure lascia il Villarreal.
Per la sua cessione il Sottomarino Giallo chiede non meno di 40 mln.
Il Napoli è tornato a chiedere di lui come sostituto del coreano Kim destinato al Manchester United, e un suo arrivo in azzurro, potrebbe anche convincere Luis Enrique ad accettare la corte di De Laurentiis.
L'allenatore che piace tanto al patron azzurro, infatti, è stato colui che lo ha preferito a Sergio Ramos in Nazionale.