Pelillo... nell'uovo - Gattuso cambia e vince aspettando Mertens...

Rubriche fonte : Marcello Pelillo per CalcioNapoli24.it
Pelillo... nell'uovo - Gattuso cambia e vince aspettando Mertens...

Pelillo... nell'uovo: decisivo Gattuso

Era attesa qualche novità nell'atteggiamento tattico, in qualche ruolo, e così è stato. A Bologna Gennaro Gattuso ha impostato un Napoli un po' diverso rispetto alle ultime uscite. Abbandonata l'idea dell'attacco all'arma bianca. Gli azzurri hanno tenuto il pallino del gioco ma hanno cercato di far uscire il Bologna dalla tana per colpirla negli spazi. In effetti, il gol arriva proprio su una ripartenza con Lozano bravo a saltare l'avversario e confezionare l'assist per Osimhen. L'ex Lille si era ben smarcato sfruttando la sua velocità anche con l'ausilio del taglio di Mertens sul primo palo. Napoli più guardingo anche nello schieramento in campo. È stato un 4-4-2 quello schierato a Bologna. Insigne è tornato ai tempi di Ancelotti per una domenica facendo il tornante puro. Gattuso ha individuato in Orsolini l'uomo più pericoloso dei felsinei ed ha chiesto sacrificio al capitano, pronto a raddoppiare sull'esterno. Il prezzo da pagare è stata, probabilmente, la scarsa lucidità del numero ventiquattro quando, sul finire della prima frazione, ha mandato in alto una favorevole occasione per raddoppiare.

L'importante è il risultato e il Napoli ha avuto il merito di riprendere quota, sia in campionato che in coppa, dopo due brutti passi falsi in entrambe le competizioni. Tuttavia, la mancata chiusura della partita rimane un ostacolo da risolvere per la strada verso la crescita e per "quella cosa" che a Gattuso non piace sentire. Probabile che la mancata chiusura sia legata, in buona parte, alla condizione atletica poco soddisfacente di Mertens. Il belga rimane il cecchino più concreto dell'attacco azzurro e in questa fase ha bisogno di ritrovare la brillantezza perduta. E non c'entrano ruoli e schemi. Ieri Mertens ha abbandonato la posizione di uomo alle spalle di Osimhen e si è schierato al fianco del nigeriano, precisamente sulla zona sinistra. Il folletto belga ha giocato da classica seconda punta da 4-4-2 al Dall'Ara e, nonostante tutto, non si sono visti grossi passi avanti. Lo stesso tecnico a fine gara ha riconosciuto la condizione non ottimale dello scugnizzo fiammingo, ma sarebbe un errore caricare soltanto sulle condizioni atletiche di Mertens la mancanza di concretezza in attacco.

Al Napoli manca la cattiveria giusta dai sedici metri in avanti, sembra quasi non correre sul serio dietro all'obiettivo che Gattuso, forse, fa bene a nascondere. Ognuno fa il suo, come ricorda il tecnico in maniera un po' troppo polemica, e l'allenatore deve anche percepire cosa sia giusto o meno comunicare all'esterno per il bene della squadra. Resta il fatto che, a prescindere dalla comunicazione, poi esiste un unico giudice supremo, il campo, e nel rettangolo verde non si intravede la giusta cattiveria dai sedici metri in avanti. Ecco che la mancanza di brillantezza di Mertens si sente più del dovuto in questo momento.

Intanto la squadra vola al terzo posto, con qualcosa da recuperare anche in sede giudiziaria. Vanno osservate, ancora una volta, le sviste di arbitri e Var. È clamoroso il fallo subito da Osimhen in area non osservato da Var, Avar e arbitro, nonostante l'ausilio del video. Le mani del difensore del Bologna sono evidentemente sul corpo di Osimhen che viene trascinato all'indietro. Nella caduta il nigeriano tocca con la mano, ma è una conseguenza di un evidente fallo subito. Gli arbitri, insomma, avrebbero semplicemente dovuto convalidare il gol di Koulibaly e rimane inspiegabile come tutto ciò sia invisibile davanti ad un video. Troppi errori a sfavore degli azzurri e da troppo tempo... Vedremo...

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