Sia come sia, la figura del raccattapalle è ormai entrata nell’aneddotica della serie A. Il caso degli Azzurri d’Italia è solo l’ultimo della serie. Il secondo che vede protagonista Morgan: una volta, a Udine, rimproverò bruscamente un raccattapalle dell’Udinese, la sua squadra d’allora, per aver esultato al gol juventino di Trezeguet. In principio fu Domenico Citeroni, secondo il Mattino, il 12 gennaio 1975. Si gioca Ascoli-Bologna, Savoldi supera il portiere avversario con un tocco morbido, la palla rotola verso la rete ma il raccattapalle Citeroni, appostato vicino alla porta dell’Ascoli, infila la punta del piede nella rete e respinge il pallone. L’arbitro crede che sia palo e non convalida il gol.
Niente a confronto dei calci che prese da Daniel Passarella un raccattapalle della Sampdoria che non rimetteva in campo la palla: si beccò sei giornate. Grandi polemiche a Napoli con Pagliuca protagonista: in un Napoli-Inter del 1997 Pagliuca apostrofò i raccattapalle chiamandoli «terroni».