Prima bunker e poi arma letale

“L’attacco ti fa vendere i biglietti ma la difesa ti fa vincere le partite”. E’ una delle massime più abusate relative al mondo del pallone ma non solo, dal momento che spesso viene utilizzata anche a proposito del basket o del football americano. In breve: se è vero come è vero che i tifosi vogliono i gol e lo spettacolo, è altrettanto vero che la strada che si può percorrere è poca se dietro penetra acqua da ogni parte. E il Napoli, quest’anno, pare averlo capito.

Un bunker

Gli azzurri, infatti, nei primi due anni della gestione Sarri, hanno espresso sempre un gioco di una bellezza a tratti accecante, ma, in particolar modo nella passata stagione, il neo è sempre stato rappresentato dal numero di gol incassati: troppe, decisamente troppe le 39 reti subite nella scorsa annata. Quest’anno, però, il trend è decisamente cambiato e non è certamente un caso se la retroguardia dei partenopei sia diventato una sorta di bunker difficilmente perforabile: solo 23, infatti, fino a questo momento i gol presi, emblema di una squadra che bada molto più al pragmatismo che all’estetica. Numeri estremamente positivi anche per Reina. Per lui, infatti, ben 17 clean sheets in stagione che, tradotti in percentuali, vogliono dire che ha lasciato la sua porta inviolata nel 51,5% delle partite da lui disputate (ha saltato solo la trasferta contro il Chievo Verona terminata per 0-0, ndr).

Un'arma dal doppio impiego

Ma non è tutto. Già, perché la difesa del Napoli non è solo uno scudo, una protezione, ma sa trasformarsi anche in un’arma letale in fase offensiva. La capocciata con cui Kalidou Koulibaly ha mandato al tappeto la Juventus è solo l’esempio più vicino nel tempo, ma sono già 10 i gol messi a segno in stagione dai difensori del Napoli, così distribuiti:

• 5 per Koulibaly
• 2 per Albiol
• 2 per Mario Rui
• 1 per Lorenzo Tonelli

A queste marcature, vanno poi aggiunti gli assist, dal momento che anch’essi sfiorano la doppia cifra:

• 1 per Hysaj
• 1 per Albiol
• 3 per Mario Rui
• 3 per Ghoulam

"Sarri ha fatto un lavoro straordinario. Diciamo che ha modificato una cosa dalla squadra che ha ereditato da Benitez: invece di far giocare Hamsik sotto la porta l'ha messo a fare la mezzala. Il succo, il giochino è quello lì. Poi lui è stato molto bravo, perchè costruisce le sue partite sulla fase difensiva”. Musica e parole di Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli. Come dargli torto…

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di Gaetano Pantaleo - Twitter: @gaetano171993