Biancavilla, Mascara: "Mazzarri uomo leale, se c'era da chiarire qualcosa ci chiudevamo nello spogliatoio! A Napoli trovai una famiglia, dopo due giorni ero a cena con la squadra" [ESCLUSIVA]

Ultimissime calcio Napoli. Giuseppe Mascara, ex attaccante del Napoli ed attuale allenatore del Biancavilla, è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 Live, programma in onda su CalcioNapoli24 TV. Ecco quanto dichiarato.

"L'avventura da allenatore con il Biancavilla? Non mi lamento, è molto diverso da quello che facevo prima. Ci metto passione, è un mestiere che toglie energie a livello mentale ma lo faccio con tantissimo entusiasmo. Probabilmente i miei vecchi allenatori avevano tanta pazienza nei miei confronti, adesso capisco cosa chiedevano e volevano da me. Quando sei calciatore spesso non lo capisci. A Napoli ero già un po' più grande, prima di avere un confronto con il mister contavo fino a dieci. Su Mazzarri si può dire di tutto, è un uomo leale. Se aveva da chiarire con qualcuno si chiudeva nello spogliatoio e si chiariva per il bene del Napoli. 

Il caos a Napoli? I fatti reali non li sappiamo. Da fuori non pare normale che una squadra possa decidere autonomamente, ma non sappiamo realmente i motivi e quanto accaduto per decidere di non andare in ritiro. Ognuno si prende le proprie responsabilità, ci sono calciatori di spessore che giocano in Serie A da anni. Un sano confronto tra le parti deve esserci perché lede a tutto l'ambiente calcistico. Se accadesse anche in altre società sarebbe un po' complicato, poi, da gestire. Lo spogliatoio è come una famiglia e deve essere tale. I panni sporchi si lavano in famiglia. Devono restare all'interno di quelle quattro mura. Secondo me i calciatori sono stati consigliati male. Se c'è un datore di lavoro che mi paga ogni mese devo dare conto a chi paga. 

A Napoli è stato un anno stupendo, quando sono arrivati altri cmapioni lo spazio si è ridimensionato. Dopo il secondo giorno andavo già a cena con tutta la squadra, parliamo di una famiglia. E' stato un valore aggiunto l'accoglienza di allora. Il leader di quello spogliatoio? Non ce n'era uno, il leader era il Napoli in quel momento. Andare in Champions con quella squadra ed essere primi per qualche settimana significa che è stato costruito un ottimo gruppo. 

Lozano? Mi auguro possa crescere, i colpi li ha. E' un ragazzo che viene dall'estero e che ha una mentalità diversa per allenamenti ed adattamento. Lì c'è il numero uno degli allenatori in circolazione, sarà bravissimo Ancelotti a farlo adattare ancora di più. In questi quattro mesi l'ha utilizzato benissimo".