Chiariello: "Calciopoli non era solo arbitri, oggi stampa ed opinionisti al servizio di un solo potente! Koulibaly sempre ammonito, Chiellini mai..." [VIDEO]

Umberto Chiariello, giornalista di Canale 21, ha letto il suo classico editoriale nel corso di "Campania Sport". Ecco quanto riportato da CalcioNapoli24:

"Come diceva De La Boetie, l'uomo nasce libero ma a volte l'uomo stesso si proporrà come servitore avendo oneri e prebende. Meglio essere servi ed avere una vita comoda, insomma, e questo discorso si adatta perfettamente al mondo del giornalismo attuale. Sono stanco di vedere questo mestiere vilipeso da giornalisti al servizio di un editore solo perché questo paga. Ed io oggi vedo tutta la stampa del Nord coesa al servizio di un unico potente. E vedo i salotti televisivi invasi da calciatori tutti al servizio di un unico potere. Questo potere ha rapporti forti con gli editori. E nessuno vuole la telefonata in cui viene annunciata il rischio di essere cacciato. Poi pontificano chiamano noi piccoli dicendoci che possono dire quello che pensano. "Ma smettetela, siete ridicoli". Questo ci dicono. Noi o voi siamo ridicoli? Ruffo è un giornalista, e ha rischiato di vedere in fiamma la casa. Lui è un giornalista, non quelli che vengono chiamati per dire "devi dire questi". Anche questo era Calciopoli, non solo la gestione dei cartellini che per me decide i campionati. Basti pensare a Pjanic a Parma e Benatia contro il Milano. Chiellini non viene mai ammonito, Koulibaly se li prende tutti. Questa Nazionale mi ricorda quella del 1974: uscimmo da un Mondiale devastati ed eravamo partiti come favoriti. Ci sono dei giovani che stanno aumentando il tasso tecnico di questa squadra ma manca qualcosa. Il Paolo Rossi della situazione, la favola di turno".