Un bambino al Luna Park...

Già quando si percorre la strada che porta alle giostre si è felici. Si, perchè sai che a breve ti andrai a divertire e quindi è come se alle giostre ci fossi già. Il Napoli ormai entra in campo con la consapevolezza che si divertirà, poi non si sa come va a finire, ma in campo si scende perchè ci si vuole divertire prima di tutto. Ed Osimhen è il simbolo di questo diletto. Si impegna, lotta, gioisce per i compagni che se segnano è come se avesse segnato lui. E' altruista, è caldo e difficilmente esce dal campo insoddisfatto perchè per lui, la prima cosa è dare il massimo.

TUTTO questo traspare anche agli occhi dei tifosi che, davanti la tv, apprezzano il carattere di questo giovane ragazzo proveniente dal freddo della Francia. Sembra essere arrivato nel posto giusto. Gattuso non poteva essere allenatore migliore, capace di esaltarlo sia dal punto di vista tecnico tattico che da quello caratteriale. Sembra un po' la storia di 'L'allenatore nel Pallone', quando Oronzò Canà si coccola il suo Aristoteles che dopo un goal gli va incontro per abbracciarlo.

SI', quell'abbraccio tra Osimhen e Gattuso dopo la prima rete in maglia azzurra del numero 9 è qualcosa che resterà impresso nella mente dei tifosi. E' un abbraccio come per dire 'sapevo che ce l'avrei fatta'. E' il primo grazie va al mister che si è affidato sin da subito alla sua voglia di spaccare il mondo. Osimhen sorride, sempre. Si arrabbia se non riesce a far goal, incoraggia i compagni come fosse un veterano. Eppure ha solo 20 anni. 

IL NAPOLI aveva bisogno di un calciatore così, completo. E per completo non si parla solo di caratteristiche calcistiche, ma soprattutto umane. Napoli si sposa perfettamente con l'animo caldo di un ragazzo così affamato di vittorie. "Siamo da scudetto", ha detto a fine Napoli-Atalanta e, a volte, la caparbietà vale molto di più di un curriculum. 

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

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