E' fatta: Savoldi al Napoli e Stellone alla Reggina. Dopo quattro anni Roberto Stellone lascia la maglia azzurra al figlio dell'indimenticato Beppe, goleador del Napoli degli anni '70. Gianluca Savoldi arriva nel turbinio di rinnovamento deciso da Naldi, Agostinelli e Perinetti. Savoldi jr. nasce a Bologna il 20/9/75, è attaccante d’area di buona stazza e soddisfacente senso del gol: una lunga gavetta prima di arrivare nel calcio che conta.
Cresce nelle giovanili dell’Atalanta ma per giocare deve scendere in serie C dove girerà moltissime squadre senza riuscire a trovare la giusta continuità. Nel 1993 inizia il suo peregrinare con il Palazzolo per la sua prima stagione da titolare, 30 presenze e 3 gol, poi giocherà l’anno dopo al Cremapergo, al Cecina, al Pisa, al Saronno ed all’Ascoli. Nel campionato 2000/01 arriva finalmente in serie B voluto dal Cosenza, 33 presenza per lui condite da 11 gol che gli valgono l’arrivo nella ambiziosa Reggina. Nel primo anno a Reggio Calabria conquista 37 presenze e fa il suo record di marcature, 15 reti tra cui una segnata al Napoli al San Paolo che bloccò la spinta verso la A degli uomini di De Canio. L’esordio in serie A targato campionato 2002/03, è bagnato però da sole 5 marcature, essendo stato spesso in panchina dopo l’arrivo di Bonazzoli in maglia granata.
Il suo arrivo a Napoli rappresenta non solo l'occasione del riscatto, ma riaffiora tra i tifosi i gloriosi fasti del passato. Il suo non è un cognome qualunque e la piazza partenopea lo sa, come anche il padre che, stracontento, spiega: "Mi fa molto piacere che Gianluca sia andato al Napoli piuttosto che in un'altra squadra. Napoli per un calciatore è il massimo. E tra il Napoli e i Savoldi, evidentemente c'è un feeling". Anche il giovane attaccante è sula stessa linea d'onda del padre: "Napoli è una grande piazza, inutile che lo dica. Esibirsi davanti ad un pubblico come quello del San Paolo non è cosa di tutti i giorni. Si è vero, ci sono stato da avversario, ma credo che giocarci con la maglia azzurra fa tutto un altro effetto. Sentire il calore di 70.000 persone è il massimo. Mio padre ha ricordi carissimi della sua permanenza a Napoli. Ancora oggi conta tanti amici in città". Alla domanda di un giornalista campano che gli chiede se dopo Beppegol Napoli potrà ammirare un altro Savoldi, Gianluca risponde: "Se le cose vanno come io credo, penso di si. E ne sarei orgoglioso". Purtroppo la sua avventura a Napoli non fu quella del padre, solo 13 partite e 2 gol per finire nell'almanacco dei flop azzurri. Il detto ' Tale padre, tale figlio' non fa al caso suo e, dopo una sola stagione all'ombra del Vesuvio, viene ceduto al Crotone. Forse le pressioni di una piazza esigente e un cognome troppo pesante dietro le spalle non l'aiutarono certamente, ma anche sulle sue doti tecniche e atletiche resta più di un punto interrogativo. Chiuderà la carriera in Prima categoria col Montescudaio.