Vince Ceferin. Dopo le dimissioni di Boban, e dietro la spinta degli inglesi insofferenti, sembrava che la Uefa avrebbe subito uno scossone. Come racconta la Gazzetta dello Sport, al Congresso di oggi quasi tutte le federazioni hanno fatto capire che, «nel nome dell’unità del calcio europeo», il voto sarà favorevole a Ceferin.
Non tutti sono contenti a Nyon, nessuno lo dice chiaramente su Ceferin:
"Avanti così fino al 2027, data delle prossime elezioni. Non si tratta di un voto elettorale per Ceferin, è un voto sulla riforma degli Statuti Uefa che lui ha proposto e che, per i critici, è un passo indietro dal punto di vista della democrazia. Cosa chiede Ceferin? Di poter essere teoricamente rieletto oltre i tre mandati: limite che lui stesso, nel 2017, aveva introdotto. Un presidente non poteva restare in carica per più di dodici anni. Con la riforma, il limite per Ceferin (eletto prima del 2017) decadrà e la candidatura per un altro quadriennio, o più, sarà possibile.
La tensione politica arriva tra la Superlega che spinge e il timore in Uefa che qualche club stia facendo il doppio gioco come la vecchia Juve di Agnelli. Soprattutto spagnole e italiane: se il Napoli almeno ha detto che vuole la Superlega, il silenzio del Milan si presta a tante interpretazioni. Oggi l’Uefa replica con la nuova Champions, la stessa approvata da Agnelli prima del tentato golpe"