Evidentemente doveva finire così. È lo specchio di questa disastrosa stagione che fa da contraltare a quella passata. Finisce con lo stesso identico risultato dell’anno scorso al Bluenergy Stadium di Udine. Ma con ben altri umori in casa Napoli.
Come riporta Il Mattino, Cannavaro riesce ad imbrigliare bene i campioni d’Italia nel primo tempo, affidandosi ad un 3-4-2-1 molto elastico che in fase di non possesso ha il supporto di Ehizibue e Kamara, bravi a soffocare il gioco sulle fasce degli avversari. La prima mezzora è di una noia mortale. Il Napoli mantiene uno sterile possesso palla. Il movimento senza palla è merce rara. Era necessario che le lancette dell’orologio si avvicinassero a quelle dell’anno scorso quando Osimhen realizzò la rete che valse lo scudetto. Stavolta il bomber mascherato ha giocato con un minuto di anticipo ed è entrato in «terzo tempo» nella retroguardia bianconera. Esce Osi e si spegne quel che resta del Napoli. Ed ecco la doccia fredda, ancora su palla inattiva, in pieno recupero. Success trova la girata vincente e lascia al Napoli una nottata di ricordi e di rimpianti.