Sarri, l'altro sport e la divina provvidenza. E ora il calendario sorride...

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Sarri, l'altro sport e la divina provvidenza. E ora il calendario sorride...

Perde l'Inter al primo doppio appuntamento ravvicinato, vince il Napoli con la prima settimana tipo a disposizione dopo tempo: Sarri-Spalletti, arriva la conferma

La divina provvidenza. Potremmo chiamarla così, volendo. Tutto in quattro giorni: il crollo dell'Inter, il ritorno del vero Napoli alla prima settimana tipo a disposizione. La teoria di Sarri, se mai ci fossero stati dubbi, è confermata: giocare una sola volta a settimana è un'altra storia. Anzi, un altro sport. Una chiara provocazione che rispecchia però la realtà: non avere l'impegno delle coppe è un netto vantaggio, su cui si può edificare tanto. E' anche sinonimo di un precedente fallimento, assolutamente, ma resta pur sempre un beneficio come insegna anche la Juventus di Antonio Conte.

Ed ecco che al primo piccolo incrocio ravvicinato, l'Inter ne esce con le ossa rotte. Si inizia martedì sfiorando una clamorosa eliminazione col Pordedone in Coppa Italia, il quadro si completa ieri col k.o. casalingo con l'Udinese. Non c'era bisogno dei titolari per battere una formazione di Serie C, né serviva la rosa di del triplete di Mourinho per superare la squadra di Massimo Oddo. Ma questo dimostra che, giocoforza, il doppio impegno sottrae energie mentali oltre a quelle fisiche. Stress sportivo, cali di concentrazione. Il tutto che incide già una prima volta, figuriamoci a più riprese.

Al Napoli, invece, serviva nient'altro che questo: tempo necessario per rifiatare e riodinare idee ed energie. Così nel momento più delicato, gli azzurri lanciano un segnale fortissimo: questa squadra è tutt'altro che smarrita. Non lo è mai stata. Nessuno scenario apocalittico, piuttosto inevitabile usura mentale e fisica dopo un tour de force che parte dall'estate col preliminare di Champions League e qualche mancata rotazione nel mezzo. Ritorna lo show e tornano anche i goal: 3-1 a Torino, così diventano in totale 17 i palloni scagliati verso la porta granata in questo biennio. 17 a 6 il bilancio in 5 partite, con Sarri che si conferma la grande bestia nera di Sinisa Mihajlovic. 

E ora il calendario sorride. Alla prima stagione senza una lunga sosta invernale, il Napoli ha la possibilità di fare un filotto non indifferente in vista della nuova maratona con l'arrivo dell'Europa Legue. In ordine: Sampdoria in casa, Crotone fuori, Verona a Fuorigrotta, Atalanta in Lombardia, Bologna al San Paolo e Benevento al Vigorito (poi Lazio e Lipsia). Nel mezzo, in caso di passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia, la trasferta a Bergamo o Sassuolo datata 27 dicembre. Una potenziale prateria per arrivare al momento decisivo col petto gonfio e per minare le certezze avversarie. Nessuna di queste sfide sarà una passeggiata, ma tutte ampiamente alla portata. Se il sarà il Napoli quello visto ieri, non ci sarà storia. Avanti tutta, per la storia. Hamsik ce l'ha fatta, ora tocca al resto

di Pasquale Edivaldo Cacciola - @PE_Bahia

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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