Il poster di Bagni, il nonnismo di Gascoigne e quel feeling con Torre del Greco: le dieci cose inedite di Gattuso

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Il poster di Bagni, il nonnismo di Gascoigne e quel feeling con Torre del Greco: le dieci cose inedite di Gattuso

Dieci curiosità inedite su Gattuso

Ultime notizie calcio Napoli - Rino Gattuso ha sempre fatto dei sacrifici enormi per arrivare un giorno a vincere praticamente tutto da calciatore pur non avendo le qualità tecniche di un fantasista. Il duro lavoro, la grande forza di volontà e la tipica testardaggine calabrese sono state le chiavi del suo successo. Da allenatore oggi è un po' più contenuto per sua stessa ammissione: "Di sceneggiate ne ho fatte pure troppe da calciatore, ora basta". Il personaggio Ringhio è ricco però di tanti aneddoti e curiosità che in pochi sanno. Ve ne sveliamo dieci.

  • Da piccolo aveva il poster in camera di Salvatore Bagni. Era il suo idolo e guai a chi osava staccargli quell'immagine dalla parete.
  • Ha fatto il suo esordio a 18 anni in serie A con la maglia del Perugia giocando contro il Bologna (squadra che lo scartò cinque anni prima dopo un provino).
  • Per andare a giocare nei Rangers evase dal ritiro del Perugia senza lasciare tracce. Fuorno allertate anche le forze dell'ordine, salvo poi scoprire che Rino era in Scozia per firmare. Anni dopo confessò: "Con quel presidente (Gaucci ndr) si poteva fare solo così. Sono scappato dalla finestra perché non avevo il contratto con il Perugia e il Rangers mi offriva una cifra a cui non si poteva dire di no. Se avessi rifiutato, mio padre mi avrebbe preso a calci nel c**o".
  • Il suo tutor a Glasgow fu tal Paul Gascoigne, uno non proprio indicato  per farti da guida. Gazza martellò di scherzi Gattuso, due dei quali restano davvero celebri: le prime volte gli nascondeva le scarpe oppure ci faceva i bisogni all'interno mentre successivamente Paul si divertiva a tradurre in inglese l'esatto opposto dei discorsi in italiano di Rino. Il talento inglese però si confermò anche una persona di cuore: accompagnò Ringhio nelle boutique del centro per rifarsi il guardaroba, visto che il club imponeva di presentarsi al campo in giacca e cravatta anche per gli allenamenti. Gli disse che la società avrebbe scalato i soldi dal suo ingaggio ma dopo alcuni mesi, vedendo che non erano stati prelevati, Gennaro capì che aveva pagato tutto Paul.
  • Nello spogliatoio dei Rangers, Gattuso fece una gaffe memorabile: dopo mesi di allenamenti chiese chi fosse quella signora ritratta sul muro dello spogliatoio e tutti risero perché non aveva riconosciuto la Regina.
  • All’Ofi di Creta si è dimise due volte, la prima a ottobre 2014 ha suscitato una sommossa dei tifosi che lo hanno supplicato di restare. Lo volevano trattenere a tutti i costi non perché dopo aver vinto la Coppa del mondo si trovasse ad allenare una piccola squadra dell’isola di Creta, non perché stesse pagando di tasca sua alcune spese del club, non perché avesse battuto l’odiato Panathinaikos dopo 27 anni o perché stesse lavorando gratis da mesi. Lo volevano per tutti questi motivi insieme elencati. Mitica fu la conferenza di Gattuso con l'espressione "No pay me? No problem!".
  • Da calciatore disse: "Il mio doping è il peperoncino e il fatto che mi spacco il c*** durante la settimana"
  • Quando giocava nel Milan sfidò tutta la rosa mangiando una lumaca viva davanti a tutti in cambio di 500 euro a testa. Rino non solo vinse la scommessa, ma diede l'intero importo a dei tirocinanti che all'epoca lavoravano a Milanello.
  • Gattuso è anche un imprenditore nel campo della ristorazione.
  • Monica Gattuso, moglie di Rino, ha nel sangue le origine napoletana: per la precisione di Torre del Greco. Papà Mario e mamma Pina lasciarono la città del corallo negli anni settanta per trasferirsi in Scozia.

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