Svolta FIFA, stop al mercato tra club con la stessa proprietà: cosa cambia
La FIFA ha deciso di mettere un freno a una pratica che negli ultimi anni aveva assunto proporzioni rilevanti: gli scambi di calciatori tra club appartenenti alla stessa proprietà, come riportato dal quotidiano spagnolo El Mundo. Una strategia sfruttata da holding come il City Football Group o la galassia Red Bull, che potevano trasferire con facilità giocatori da una squadra all’altra, aggirando spesso i limiti di mercato e con potenziali effetti sull’equilibrio competitivo.
L’obiettivo – spiegano fonti di diritto sportivo al quotidiano – è duplice: da un lato impedire il “mercato interno” tra club controllati dallo stesso gruppo societario, dall’altro incentivare contratti a lungo termine e garantire maggiore stabilità ai calciatori. La FIFA sottolinea anche la necessità di evitare il fenomeno dell’“accaparramento” di giocatori, spesso parcheggiati in prestito per anni senza una prospettiva tecnica definita.
Negli ultimi anni la FIFA è intervenuta soprattutto sul fronte dei prestiti, attraverso il nuovo Regolamento sullo Statuto e il Trasferimento dei Calciatori. L’articolo 10, paragrafo 6, stabilisce che un club potrà cedere in prestito al massimo sei calciatori professionisti e, allo stesso tempo, potrà avere in rosa non più di sei giocatori arrivati in prestito.
La norma prevede un’eccezione per i calciatori under 21 e per quelli cresciuti nel vivaio del club cedente, così da non penalizzare i giovani alla ricerca di minuti.

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