"Il mercato azzurro è uno schiaffo alla passione dei napoletani. Bastava tenere Reina e prendere un mediano con le 'palle'"

Notizie fonte : Antonelloperillo.it
Il mercato azzurro è uno schiaffo alla passione dei napoletani. Bastava tenere Reina e prendere un mediano con le 'palle'

Bastava tenere Reina e prendere un grande difensore e un mediano con le palle, e magari anche un vice Higuain degno di tale nome. Avremmo avuto uno squadrone, invece stiamo assistendo impotenti ad un mercato così bizzarro e mediocre da sembrare uno schiaffo alla passione dei napoletani. Ora la prima grossa frittata è stata servita, con una eliminazione che brucia maledettamente perché purtroppo prevista da chi mastica pane e pallone e perché rimediata contro una rivale che non arriverà -ci scommetto- tra le prime sei in Spagna.

Il momento è difficilissimo. Lo è innanzitutto per il presidente De Laurentiis, che già prima del tracollo del San Mames sembrava essere diventato il personaggio più impopolare di Napoli: da settimane covava il rancore contro di lui, per il mercato al risparmio a dispetto dei proclami trionfalistici sull’obiettivo scudetto imprudentemente lanciati dal patron. Le cattiverie e le battute acide nei suoi confronti ormai non si contano più: allo stadio, per strada, nei Social Network. Ma vedrete che saranno giorni critici per tutti, perché non basterà vincere domenica a Marassi contro il modesto Genoa per superare tutto: Bigon, che deve spiegare qual è il suo peso specifico nelle scelte di mercato; Benitez, che pure non è esente da scelte tecniche e tattiche quanto meno discutibili; i giocatori, che in gran parte sono stati deludenti e nervosi. Pure la critica, come spesso accade in questi casi, è nel mirino dell’incazzatura dei tifosi. Finanche il sottoscritto, che pure da tempo stava lanciando garbati allarmi, è stato verbalmente aggredito da un tifoso, all’intervallo della gara d’andata contro il Bilbao, che lo accusava di essere “al soldo del padrone” magari in cambio di “regali e biglietti per lo stadio”…

Non ho mai fatto il bellino dopo una sconfitta. Il mercato -che fortunatamente non è ancora finito- l’ho bocciato già da tempo. Trovo folle innanzitutto una cosa: lo scorso anno avevamo mostrato un grande attacco (100 gol tra campionato e coppe) e una difesa mediocre (circa 50 reti incassate). Ebbene i super manager del Napoli sono riusciti nel capolavoro di rinforzare la difesa mandando via Reina e Fernandez (che era stato incredibilmente rilanciato da Benitez) per sostituirli con due giovanottoni che ancora devono farsi. Dio buono… Sintetizzo sulla clamorosa scelta legata al portiere riportando quando scrissi nel mio blog il 14 agosto: “Da 4 in pagella la rinuncia a Reina. Non si può perdere per una manciata di milioni uno che è tra i 10 portieri più forti in Europa e, che, al tempo stesso, si era magnificamente imposto come straordinario leader nello spogliatoio azzurro. Non c’è Rafael che tenga. Al momento il brasiliano ha qualità ma è ancora una scommessa, in un ruolo dove occhio, esperienza e saldezza di nervi sono fondamentali”.

A centrocampo, poi, sembrano le comiche. Dovevano arrivare Mascherano e Kramer (o Fellaini) e ci siamo giocati la Champions con una linea mediana da squadra di bassa classifica… Potrei scrivere tante altre cose: un Maggio che ci deve spiegare ora chi è, un Albiol che dallo scorso febbraio è sempre più in calo, un fantasma Zuniga il cui caso è sulla bocca di tutti gli operatori calcistici, un Ghoulam che è stato acquistato per giocare esterno con Benitez anche se non sa difendere, e via ancora…

Dico solo che è nei momenti più critici che un capo fa scelte nette e coraggiose. Già trovo inconcludente l’acquisto dell’onesto De Guzman, spacciato per mediano o per giocatore universale pur essendo un trequartista che a 27 anni giocava nello Swansea, ma ora leggo altri nomi di giocatori che non segneranno mai la Storia del Napoli. Mezze figure scovate sui mercati stranieri non per rinforzare subito e realmente la squadra ma per sperare in future plusvalenze. Io sarò un utopista, ma sono ancora convinto che coraggio, competenza e passione possano convivere magnificamente nella costruzione di un club virtuoso sotto il profilo finanziario e vincente sotto quello sportivo. E voglio anche capire che non si possa arrivare a un Messi o un Cristiano Ronaldo. Ma siamo una piazza che non può permettersi più di un Koulibaly (bravo ma grezzo e acerbo), un Michu, un De Guzman e magari un David Lopez (senza commento…)?

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