Spalletti: "Fiorentina squadra forte, non è una sorpresa! Serviranno forza e qualità al massimo. Ghoulam sarà convocato, su Mertens..."

Spalletti in conferenza stampa Fiorentina Napoli. Ultime notizie Napoli calcio - Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, vi diamo il benvenuto alla diretta testuale della conferenza stampa di Luciano Spalletti. Dalle ore 14.30, infatti, Luciano Spallettiparlerà alla stampa alla vigilia di Fiorentina-Napoli, 7ª gara di Serie A degli azzurri.

Spalletti in Fiorentina Napoli, le parole in conferenza | DIRETTA

• La conferenza stampa di Luciano Spalletti ve la proporremo integralmente in diretta testuale dalle ore 14:30 su CalcioNapoli24.it, dall'SSC Napoli Konami Training Center di Castel Volturno.

14.58 - Finisce qui la conferenza stampa.

14.56 - Partita con lo Spartak? "Ha avuto uno svolgimento anormale perché abbiamo giocato più di un'ora in dieci, gli episodi ci sono andati contro. Ho fatto scelte di formazione normalissime da fare così, per quanto mi riguarda, ma non sempre si raggiunge il risultato che si vorrebbe. 'Venite, vedete e perdete' di Commisso? Noi veniamo, vediamo e poi ci si ritrova dopo la partita".

14.54 - Il limite è che la squadra a volte si risparmi? "Con lo Spartak non credo che la squadra abbia fatto calcoli durante la partita. Quello che dice Koulibaly quando sostiene che la squadra ha iniziato a pensare alla Fiorentina non va fatto. Ora sono tutti a cercare la rottura dell'incantesimo. Se siamo una squadra forte, andiamo lì e si gioca. Se non siamo forti, ci prendono e ci montano addosso. Il Franchi è come il Maradona quando ci sono i tifosi. Dobbiamo vedere se siamo tosti o non siamo tosti. I tifosi fiorentini e napoletani possono insultarsi quanto gli pare ma sono gemellati dalla passione e dall'amore della propria squadra. Fiorentina e Napoli sono tifate quasi al 100% della propria città ed è un loro destino. Nascono così fiorentini e napoletani".

14.52 - Come sfruttare al meglio Osimhen? "Ci sono sempre vie d'uscita quando qualcuno ti crea problemi. Serve personalità, dobbiamo avere il coraggio di affrontare i problemi senza cercare alibi. Non dobbiamo dare la colpa sempre agli altri. Se ci aggrediscono dobbiamo essere ancora più veloci e precisi, capire quando devo venire a darti una mano".

14.50 - VAR? "Deve esserci, è una soluzione che crescendo potrà diventare ancora più perfetta. E' certamente un'evoluzione che è corretto che ci sia e che intervenga".

14.49 - "Lo Spartak era alla nostra portata, c'è il dispiacere di non esserci espressi al meglio. Queste prese di consapevolezza devono far crescere gli uomini".

14.45 - Ballottaggio tra i portieri? Mertens? "Meret e Ospina sono due portieri forti. Quando succede questo, si finisce per penalizzare oltre i suoi meriti quello che non viene scelto. Ci saranno momenti in cui la condizione può salire o scendere ed a quel punto prendo in considerazione la novità. E' sempre il campo a darmi le indicazioni sulla scelta da fare. Mertens è a posto. Volevo farlo giocare un po' con lo Spartak ma la partita ha ribaltato i miei piani, è venuta fuori una partita diversa. Sono andato ad usare calciatori che non volevo usare per riprendere questo risultato. Lui è arruolabile".

14.43 - Coppa d'Africa? "C'è una battaglia aperta di De Laurentiis ed io sono dalla sua parte. Lui spende soldi per pagare i calciatori ed ha ragione quando dice che le Nazionali devastano i club. Dobbiamo gestirla questa stagione in un modo o nell'altro, ci sono varie insidie. Ma siamo convinti, avendo fatto dei calcoli ed avendo le possibilità di intervenire, di poter lasciare sempre il Napoli attrezzato".

14.42 - Ghoulam? "E' convocato. Se lo porto vuol dire che sta bene!"

14.41 - Cosa direbbe di Spalletti? Quanto Spalletti c'è in questo Napoli? "Ho avuto la fortuna di aver allenato in piazze importanti e di aver avuto contatti con situazioni del genere. Quando inizi non sai che direzione prende la situazione, io ora sono esperto. Il Napoli ha fatto bene per determinati periodi negli anni scorsi, sa già che comportamento deve avere una big. La Fiorentina, invece, questo doveva impararlo e lui glielo ha insegnato in poco tempo. Lo vedrete domani, è una squadra che ti aggredisce forte. Contro l'Inter nel primo tempo è stata una squadra perfetta".

14.38 - Si può allenare l'istinto del killer? "In fondo al campionato  arriva chi ha saputo gestire meglio certi episodi e certi atteggiamenti. Parlo di reazioni, di mettere in porta un pallone che arriva da una deviazione. Bisogna farsi trovare pronti. Da questo punto di vista bisogna fare i complimenti ad Osimhen, che dopo l'episodio della prima giornata non ha avuto più reazioni. Ha capito che quello è un comportamento che non bisogna avere. Farsi trovare nel posto giusto si cerca di allenarlo, ma è più l'istinto del calciatore".

14.37 - Napoli spettacolare ed efficace? "Dobbiamo portarlo nello spogliatoio il mio premio, non ho fatto nulla da questo punto di vista. E' un premio da condividere con società, calciatori e quelli che lavorano dietro le quinte". 

14.34 - Partita più difficile dell'anno? "No, no. Una delle analisi fatte è che in una partita non si deve mai dar nulla per scontato. Di scontato c'è solo ciò che è accaduto dopo il fischio dell'arbitro. Quello che è accaduto con lo Spartak ci fa capire cosa vuol dire passare dal dominio totale al ritrovarsi ad essere completamente sottomessi. La forza di una squadra è determinante, ma sono i comportamenti dentro gli episodi a fare il risultato. La Fiorentina è una grande squadra, era una sorpresa gli anni precedenti quando non riusciva a stare in alto in classifica. E' un club che ha una grande tradizione, non è una sorpresa adesso. Me la aspettavo così anche gli anni precedenti. Ora è allenata molto bene. Italiano ha dimostrato di saper fare questo lavoro, imponendosi in una squadra difficile. Serviranno forza e qualità nella sua totalità".

14.33 - Come è stata preparata la partita? "Come al solito abbiamo toccato tutti i tasti, fatto delle analisi su cosa è successo e poi si cercano delle indicazioni su quello che è accaduto in campo. Ovviamente c'è poco tempo per andare a scavare nelle varie analisi. La squadra ha una sua identità, diventa facile raccogliere le poche indicazioni che si danno".

14.32 - Arriva Luciano Spalletti